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BVG, alla fine tutti sono vincitori della sfida

 
   

Nel collage fotografico, da sinistra in alto e a scendere: sorridenti...alla partenza; pronti, via, da Bogliaco per una bella cinquantina di chilometri; Katia Fori, prima nei 75 km; Luca Carrara, quarta vittoria consecutiva; il tedesco Florian Felch, sesto vincitore della BVG Trial; Baiguera, Langella e Nolli, i primi tre bresciani, fraternamente appaiati; Monti, Felch e Kiss, il podio della sesta BVG; la salodiana Katia Lucchini (fotoservizio e commento a cura di Enzo Gallotta, Uffico Stampa del Comitato Organizzatore)

L’Europa corre. Almeno sul grande sentiero della BVG Trail. Il tedesco Florian Felch (Team Trail Magazin) sale sul gradino più alto del podio dopo un avvincente testa a testa, su e giù per creste e discese per 75 duri chilometri da Salò a Limone (dislivello positivo 4350m), con l’ungherese Miklos Kiss (Salomon Hungary). Il terzo gradino è italiano con Saverio Monti (Team Valtellina). Tra le ragazze, la parmense Katia Fori (Team Columbia) bissa il successo del 2018 ed è 14esima assoluta. La salodiana, di origini valsabbine, Katia Lucchini è la prima dei bresciani al traguardo, seconda nella generale femminile. Sulla distanza di 50 chilometri della Marathon+ (D+3450m), da Bogliaco a Limone, quarta vittoria consecutiva per il bergamasco Luca Carrara (Team Salomon). Nella BVG Run (25 km da Salò a Bogliaco, D+950m) il salodiano Cristofer Ruggeri (FO Running Team) straccia il primato. Trentino il marchio femminile sulla “breve” con Giulia Marchesoni (Atletica Clarina Trentino).

Scarpe a lago. Finisce per tutti con i piedi in acqua, nel lago, l’avventura di questa sesta edizione della corsa, in realtà tre in una, sulla panoramica quanto impegnativa strada che nello svolgimento dell’acronimo è la Bassa Via del Garda. Accade poco prima dell’arrivo a Limone, al campo sportivo, dove gli atleti devono affrontare l’alto livello del Garda. E non è un dispiacere. Anzi. La giornata inizia e continua, salvo fugaci parentesi, con il cielo grigio e il termometro sceso di qualche grado. In alto fa freddo e il dislivello da affrontare nella corsa più lunga sfiora i 4500 metri.

Alle 7 partenza del Trail destinazione Limone per poco meno di duecento. Un’ora più tardi filano via quelli per la Run, un po’ meno di duecento. La Marathon, circa duecento in gara, scatta alle 12.30. Nessuna variazione ai percorsi. La pioggia consiglia prudenza sul Senter del Luf, a scendere da Briano a Muslone. Discese ardite e risalite. Il lungo Trail è una lotta coinvolgente dal primo all’ultimo dei 75 chilometri. Dal San Bartolomeo a Bogliaco, dal Rifugio Alpini di Briano a Muslone. Ancora, i passaggi a Tignale (Aer e Prabione) e Tremosine (Pregasio e Ustecchio), il Bestone e la Valle del Singol, preceduta dal fatidico ghiaione, è una “montagna russa” che tiene sulla corda gli atleti. Muscoli e testa, cuore e polmoni. Fatica pura. Tra impegnative rampe e discese da affrontare con attenzione va in scena il duello tra Florian Felch e Miklos Kiss. Il tedesco e l’ungherese prendono la testa a vicenda tenendosi sempre a vista. Breve la parentesi dell’austriaco Michael Geisler (Dynafit), che finirà comunque ottimo quarto. L’ultimo tratto, con la discesa dalla cima del Bestone nascosta dalle nubi basse, porta Florian Felch a piazzare lo strappo vincente. Suo il traguardo in 8 ore 48’10”. Lo scorso anno era stato quinto. L’ungherese gli è dietro per una manciata di secondi. Finisce in 8h48’28”. Dopo di loro, Saverio Monti chiude in 8h54’02”. Tempi più alti rispetto alla passata edizione. Tre i bresciani che tagliano il traguardo insieme in 10h52’28”, in 19esima posizione alla pari. Sono Andrea Baiguera (Europa Sc), Diego Langella (Brescia Marathon) e Mauro Cesare Nolli (GS Montegargnano). Quest’ultimo alla sua prima prova sulla lunga BVG.

Percorso tecnico e difficile”. Questo il commento a caldo del vincitore, che già lo conosceva. “Bellissimo, da rifare” gli fa eco il più diretto avversario. Tutti gli atleti hanno un “grazie” per i volontari impegnati sul percorso, con forze dell’ordine e personale sanitario. Coro cui si aggiunge la voce di Franco Ghitti, presidente del Comitato organizzatore, composto da Trail Running Brescia, Gruppo “La Variante” di Gargnano e GS Montegargnano, con Aurelio Forti. “Così non ne ho mai visti. E faccio corse in giro per il mondo” dice Katia Fori subito dopo l’arrivo vittorioso in 10 ore 04’02”. Dietro ci sono la salodiana Katia Lucchini (10h47’15”) e Giulia Magnesa (Atletica Casone Noceto) terza in 11h09’25”. Fantastico poker. Un pensiero ed una dedica a un amico che manca. Sono nelle parole di Luca Carrara, bergamasco di Albino, che vince per la quarta volta in quattro anni la Marathon+. Macina 50 chilometri in 5h42’19” anticipando, come un anno fa, Riccardo Faverio (GS Orobie, 5.56.11) e Ivan Favretto (6h00’15”). Tra le ragazze replica il primo posto del 2018 Anna Pedevilla (Team La Sportiva) in 6h49’11”. Al secondo posto Marta Poretti (Tornado, 7h24’33”) che precede Irene Zamboni (Marathon Club Trento, 7h35’24”).

E infine i 187 della “Run”, tutti arrivati a destinazione. Per loro i 25 chilometri sono stati fatica chiusa in mattinata. Il più rapido: Cristofer Ruggeri, insegnante salodiano. Brucia il record precedente di sei minuti abbondanti e chiude in 1 ora 54’26”. Pure in questo caso duello all’ultimo metro con Ramon Pangrazio (Atletica Paratico), staccato dopo un lungo alternarsi alla testa nel tratto finale in discesa. Di soli dieci secondi il suo distacco. Terza posizione per Simone Vigolo (1h57’05”). Non da meno la trentina Giulia Marchesoni, che mette tutte d’accordo in 2h18’47”. Seconda Emanuela Galvani (Atletica Gavardo 90) che ha cercato di difendere il titolo dello scorso anno. Ottima terza Claudia Meloni (Running Muscoline).

Con il calar della sera, le premiazioni e ancora atleti impegnati sul percorso. Questa è la BVG Trail. Bella e possibile.

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