Campionatelor Internationale de Atletism ale Republicii Populare Romine 1948-1957



SPORT Atletica leggera 
AUTORE Romeo Vilara. Per anni è stato "la voce" dell'atletica rumena: giornalista, commentatore, storico e statistico. Ha passato poi il testimone al figlio che ne ha seguito le orme.
EDITORE I.S.Pronosport Bucuresti, 1957
CONTENUTO Celebrazione della decima edizione dei Campionati Internazionali di Romania 1948 - 1957. Vengono riportati i risultati delle prime nove edizioni (primi sei per ogni gara); a seguire le liste delle migliori performances conseguite durante gli "Internazionali", la progressione delle migliori performances e infine, per chiudere, l'elenco alfabetico degli atleti che hanno partecipato. Il tutto raccordato con belle (per l'epoca) foto dei migliori atleti di quei tempi protagonisti a Bucuresti.
UNA FRASE  
ACQUISIZIONE Donazione Rosetta e Bruno Bonomelli
ANNOTAZIONI I Campionati Internazionali di Romania celebrarono la loro prima edizione il 25 e 26 settembre 1948 con la partecipazione di quattro Nazioni: Cecoslovacchia , Polonia, Ungheria e i padroni di casa. Fra gli atleti un nome su tutti, anche se non era ancora quel supercampione che sarebbe diventato: Emil Zatopek, il quale vinse i 10 mila metri in 30:03.6, lasciando a quasi un minuto l'ungherese Szilagy. Pizzicando qua e là spuntano nomi che hanno fatto la storia dell'atletica. Nel 1951 spunta il nome di Iolanda Balas: quarta con 1.40! Intanto colui che diventerà suo marito  Ion Söter vince tutte le edizioni dal 1948 al 1955, con un massimo di due metri.

Altre figure indimenticabili: Lia Manoliu, un mito nel lancio del disco, sei edizioni di Giochi Olimpici, poi presidente del Comitato Olimpico Rumeno, una malattia incurabile l'ha accompagnata alla tomba; Karl Kaufmann, vincitore dei 200 metri nel 1955, protagonista della finale dei 400 a Roma '60, lui e Otis Davis insieme fino alla fine 44.9 primato del mondo per entrambi, lo statunitense allenato da Bill Bowerman a Eugene, alla University of Oregon, medaglia d'oro. Otis era entrato alla Oregon con una borsa di studio grazie alla pallacanestro, voleva diventare professionista! Ancora: Dana Zatopkova, oro nel giavellotto a Helsinki 1952, Vladimir Kuts due ori - 5 e 10 mila - a Melbourne, Tapio Rautavaara, oro nel giavellotto a Londra '48. E non sono i soli.

Il 1956 (15 - 16 - 17 settembre) registra la partecipazione di 21 Paesi, compresi gli Stati Uniti. Siamo alla vigilia dei Giochi Olimpici di Melbourne.  Willie Williams e il sovietico Tokarev finiscono praticamente a pari in 10.5, sulla pedana del salto con l'asta Robert "Bob" Gutowski domina agevolmente il salto con l'asta: 4.55. Qualche settimana dopo si metterà al collo una medaglia d'argento ai Giochi Olimpici, ma un tragico destino ha già scritto l'epilogo: Bob troverà la morte il 2 agosto 1960 in un incidente d'auto mentre in servizio militare nel Corpo dei Marine. Ter Ovanesian, "il pricipe Igor", figura quarto con 7.45. Tre "grandi" della specialità nel giavellotto: il polacco Sidlo, il sovietico Tsybulenko e il francese Maquet, secondo, terzo e settimo a Melbourne.

È la prima volta anche per l'Italia che si sta preparando alla lunga trasferta a Melbourne. La pattuglia degli azzurri è nutrita e non priva di soddisfazioni: due vittorie. Pino Dordoni vince la 20 km di marcia, Abdon Pamich è quinto. Adolfo Consolini ha la meglio sul sovietico (di origine lettone) Otto Grigalka. Il bergamasco Rino Lavelli chiude al terzo posto la maratona (sì, proprio la maratona, agli "Internazionali" di Romania si correva anche quella); Silvano Meconi quarto nel peso; Milena Greppi sesta nei 100, Giuseppina Leone terza nei 200, la 4 x 100 con Peggion-Leone-Bertoni-Greppi pure terza.

Tutta un'altra storia: oggi gli "Internazionali" di Romania si organizzano ancora, ma quelli erano davvero altri tempi. E sono passati.