The 50 Best European Track and Field Performances of 1949



SPORT Atletica leggera 
AUTORE Roberto L. Quercetani (Firenze) e Fulvio Regli (Zürich)
EDITORE Gli stessi autori, stampato nella Tipografia La Commerciale S.A., Lugano, 1950 
CONTENUTO Come recita il titolo del piccolo ma prezioso libricino (24 pagine) trattasi delle liste europee del 1949 per i primi 50 atleti del Vecchio Continente. Che meraviglia: non c'erano introduzioni "paludate" (o paludose?), sproloqui sulla utilità delle compilazioni in atletica, che quasi nessuno dei cosiddetti dirigenti legge, studia, e attraverso questo studio cerca di incidere sulla realtà. Perfino i due autori non scrivono nessuna introduzione, e io credo di sapere il perchè: a quei tempi chi prendeva in mano un libretto di statistiche sapeva di cosa si trattava, cosa poteva aspettarsi, ne conosceva l'utilità. Senza tanti inutili fronzoli. E dimensioni "umane" del libricino che poteva stare comodamente in tasca e essere consultato durante le gare. Poi, con gli anni, con una opera di autocastrazione, i compilatori - per far vedere che sono bravi non per qualità ma per quantità - hanno via via aumentato le dimensioni dei libri di queste cosiddette statistiche, fino a produrre dei libri che...possono servire nella edilizia in sostituzione dei mattoni.

Che bello scorrere le classifiche di allora e vedere, per esempio, che Tonino Siddi era il numero uno dei 400 metri in Europa! Nella lista, nei primi 50, Mario Lanzi, Ottavio Missoni, Baldassarre Porto. E nel disco? Accoppiata Consolini - Tosi, e terzo tal Danilo Zerjal, anche lui negli anni successivi italiano, atleta girovago non privo di talento. Sicuramente la storia che colpisce di più è quella di Heino Lipp, estone sotto la soffocante egida URSS, che era il numero uno del decathlon in Europa, con quasi 300 punti in più del secondo. Ma non solo era bravo nel decathlon: era il numero uno europeo del 1948 del getto del peso con 16.43, lanciava il disco a 49.08, i suoi primati personali a fine carriera furono di 16.98 e di 52.18. Veniva da una famiglia di illustri avvocati che non rinunciarono mai alla nazionalità estone e quindi entrarono nel mirino del KGB. A Heino fu impedito di uscire dai confini dell'impero comunista. Nel 1948 la appena nata rivista Track & Field News lo classificò numero uno mondiale del decathlon, ma il titolo olimpico fu di Bob Mathias, l'URSS non era ancora nel movimento olimpico. Lipp subì molte angherie, fu perfino imprigionato come elemento sospetto e sovversivo. Non gli fu concesso neppure di andare a Budapest per i Giochi Mondiali Universitari. Eppure fu campione sovietico 12 volte, stabilì primati nazionali ed europei, fu considerato un superman, ma....era un elemento "politicamente inaffidabile"! Con il cambio dei tempi, Heino Lipp riuscì a partecipare ai Giochi Olimpici: nel 1992, settantenne, a Barcellona, la sua Nazione, l'Estonia, con un gesto davvero lodevole, lo nominò portabandiera alla cerimonia di apertura dei Giochi. Non vale però a risarcirlo delle ingiustizie subite.

 

UNA FRASE  
ACQUISIZIONE Donazione Rosetta e Bruno Bonomelli 
ANNOTAZIONI Una brevissima: questo prezioso lavoro vide la luce nel 1950, anno di fondazione della Associazione degli statistici di atletica, conosciuta con la sigla A.T.F.S. Gli autori sono due italiani, infatti anche Fulvio Regli era di origini genovesi, poi divenuto svizzero. Entrambi furono fra i fondatori, Regli fu il primo a propugnare l'idea di una associazione mondiale di statistici di atletica. Ma non solo: Quercetani fu il primo presidente e Regli il primo segretario generale. Tra gli undici che si ritrovarono al Café de la Madeleine, a Bruxelles, il 26 agosto 1950, durante i Campionati europei di atletica, e che diedero vita alla A.T.F.S. c'era Bruno Bonomelli, già autore di opuscoli sull'atletica italiana che sono rimasti ineguagliati. E non solo in Italia....