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In questa Sezione pubblico e commento le nuove acquisizioni della “Collezione”, siano esse libri o riviste, ma anche poster, quadri, magliette di atleti, scarpe, numeri di gara, medaglie, francobolli, ecc., materiale che già ora è presente nelle due sale di esposizione (circa 150 metri quadrati, forse qualcosa di più che di meno), situate nell’edificio in via Monsignor Giacomo Tavernini, 35, a Navazzo, località nel Comune di Gargnano, sul lago di Garda. La “Collezione” presenta due nuclei essenziali: i Giochi Olimpici e l’atletica, ma non rifiuta certo anche altri sport, in particolare alcuni che mi hanno sempre entusiasmato, come rugby, ciclismo, tennis, pallacanestro; non manca neppure il calcio. 

Una spiegazione è dovuta. Qualcuno mi ha fatto notare che, talvolta, parlo di libri che non sono novità. Certo. Il motivo è che presento e commento solo i libri che ho davvero letto. Questo vale per le opere, diciamo così “di lettura”. È ovvio che una pubblicazione statistica non la leggo cifra per cifra, ma anche in questi casi sfoglio, conosco i contenuti, cerco di fissarli nella memoria, e questo può sempre tornare utile, soprattutto in caso di ricerca saper dove trovare quello che serve fa risparmiare un sacco di tempo. 

Il prossimo passo determinante sarebbe quello di porre mano ad un catalogo dell’esistente. Me lo ripetono in tanti, come se non lo sapessi da solo, ma dire agli altri quello che dovrebbero fare, e farlo realmente, beh, ce ne corre. Chissà che prima o poi non riesca anche ad iniziarlo. Quanto a finirlo, quien sabe?, dovrebbe darmi un aiuto determinante il buon Dio. Ma non gli ho ancora chiesto se è d’accordo. 

Un ringraziamento che sgorga dal cuore: a tutti quelli che mi hanno dato e continuano a darmi pezzi per la “Collezione”. Quando l’occhio corre sulle pareti e sugli scaffali mi sovvengono nomi, facce, amicizie, affetti, taluni perduti. Sappiate che quello che avete dato a questo angolino della memoria non andrà invece perduto.

 

La sfida

Pubblicato 16 Novembre 2016

 


SPORT Pugilato 
AUTORE Norman Mailer
EDITORE Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino - www.einaudi.it - Edizione 2012 - Original publication: 1975 by Little Brown & Co, USA - Titolo originale: The Fight 
CONTENUTO The Rumble in the Jungle, fu chiamato in questo modo pittoresco ma attrattivo il match valido per il titolo mondiale dei pesi massimi fra George Foreman, campione in carica, e Muhammad Ali, lo sfidante in questo caso. Scenario: lo Stadio di Kinshasa, "che una volta era stata la malvagia Leopodville, centro del commercio di avorio e di schiavi". La data e l'ora: le 4 del mattino del 30 ottobre 1974. C'erano 60 mila persone nello stadio, pochi hanno visto davvero i due colossi boxare tanto erano distanti. La coclusione:"Suonò la campana dell'ottavo round....Quando mancavano venti secondi alla fine, Ali attaccò...scelse quell momento e, appoggiato alle corde, colpí Foreman con un destro e un sinistro, poi si staccò dalle corde lo colpí di sinistro e di destro. Nell'ultimo destro mise ancora il guantone e l'avanbraccio, un pugno rintronante che fece barcollare Foreman in avanti. Ali lo colpí ancora di destro sul lato della mascella...Ora lo colpí con una combinazione veloce...con pugni più duri e ravvicinati, tre destri potenti di fila poi un sinistro...Poi un proiettile delle dimensioni esatte di un guantone da boxe centrò in pieno la mente di Foreman, il miglior pugno di quella nottata sorprendente, il pugno che Ali aveva tenuto in serbo per tutta la sua carriera". Foreman "andò giù come un maggiordomo grande a grosso".

Il match fu voluto e pagato da Mobutu Sese Seko  presidente-dittatore della Repubblica Democratica del Congo, poi ribattezzata Zaire. La "borsa" per ciascuno dei due fu di cinque milioni di dollari. "...l'Africa era terra fertile per la follia, e in quella follia Africana due pugili avrebbero ricevuto cinque milioni di dollari ciascuno, mentre a soli mille chilometri di distanza i neri colpiti da una carestia di proporzioni mondiale morivano di fame. Se il combattimento fosse andato avanti per tutti i quarantacinque minuti, i pugili avrebbero guadagnato più di centomila dollari al minuto...". Sono passati più di quaranta anni ma lo sperpero osceno dello sport, a tutti i livelli, non conosce pudore.

UNA FRASE Più di una varrebbe la pena, ma ne riferisco una sola. Durante un incontro con la stampa, Foreman disse:"Non mi ritengo superiore ai campioni che mi hanno preceduto. Il titolo è un prestito che dovrò restituire". Big George e The Greatest in seguito divennero amici. In una dichiarazione pubblica Foreman disse:"Ali è il più grande uomo che abbia mai conosciuto. Non il più grande boxeur , questo sarebbe troppo riduttivo per lui".
ACQUISIZIONE Comprato da www.lafeltrinelli.it, Euro 12.90
ANNOTAZIONI Ci vuole un grande scrittore per scrivere un grande libro di sport, e non solo sport. Norman Mailer grande lo è stato, anche per la sua controversa personalità e carriera. "Il Nudo e il Morto", romanzo del 1948 basato sulle sue esperienze militari nella Guerra del Pacifico, è uno dei capolavori della letteratura americana del Novecento.

 

Carreras a Pie

Pubblicato 15 Novembre 2016

 


SPORT Atletica leggera 
AUTORE Alberto Maluquer, prólogo di Álvaro Presta, presidente della Real Federación Atlética Catalana
EDITORE Biblioteca "Los Sports" Barcelona - 1916 -
CONTENUTO

Un bel libretto tutto dedicato alle corse, come recita il titolo. Questa Collana di libri sportivi fu un progetto editoriale iniziato nella seconda decade del Ventesimo Secolo e che si sviluppò nell'arco di parecchi anni. Pensate che in una delle prime pagine del libro che qui presento c'è la lista dei tomi già pubblicati: 16, e spaziavano dalla boxe al law-tennis, dal tiro al nuoto, dagli sport della neve al ciclismo, alla caccia, alla pelota basca. E ne esisteva anche uno col titolo "Atletismo" che sarei veramente curioso di sfogliare. Fondatore fu Josep Elias i Juncosa, sopranome "Corredises", in spagnolo "Carrerillas", figura eminente di sportivo catalano, promotore di molte attività ginnico-fisiche a Barcellona e in Catalogna. Nel 1913 diede vita a questa casa editrice che si dedicò principalmente alla pubblicazione di manuali sportivi didattici e tecnici. Una curiosità: pur essendo fervido nazionalista catalano, Elias fece pubbliare tutte le opere in lingua castellana e non catalana. Fiuto commerciale...Gli uffici della Casa editrice stavano al numero 224 di una delle vie principali di Barcellona, Rosellón.

Estremamente interessante anche la presenza di alcune nitide fotografie di quattro protagonisti dell'atletica di quella epoca: Juan Durán, Leandro Coll, Pedro Prat, Rosendo Calvet, e due della corsa Can Gomis - Horta.

UNA FRASE Il libro si apre con questa affermazione sempre valida:" Correr a pie es una cosa sencillísima y sin embargo pocos son los llamados a ser pedestristas; mejor dicho, los llamados son muchos, los que se perfeccionan con el entrenamiento constante, pocos".
ACQUISIZIONE Comprato qualche anno fa in una libreria antiquaria a Barcellona, vicino alla splendida Chiesa di Santa Maria del Mar, di cui parla Ildefonso Falcones nel libro "La catedral del mar". La piccola libreria è sparita....vende molto di più , che ne so, l'intimo, per dirne una, che non i libri antichi.
ANNOTAZIONI Ho accennato qualche giorno fa alla figura di Alberto Maluquer, giornalista sportivo catalano, autore di questo libro che, forse, può essere considerato il primo del suo genere in Spagna. Maluquer fu anche  organizzatore di gare podistiche, la più famosa quella che prendeva il suo nome: Copa Maluquer.

 

Stadium, Revista Selecta Ilustrada de Sports

Pubblicato 13 Novembre 2016

 


SPORT Revistas de varios deportes, órgano official del Real Automóvil Club de Cataluña, de la Asociación de Law-Tennis de Cataluña, del Moto Club Deportivo Barcelona, del Real Polo Jockey Club y de la Federación de sociedades deportivas 
AUTORE  
EDITORE Editorial Deportiva, S.A., Barcelona 
CONTENUTO Si trovano brevi articoli di molti sport, belle foto, quasi tutto legato alla attività sportiva in Catalogna e a Barcelona in particolare.
UNA FRASE  
ACQUISIZIONE Ho acquistato sette numeri di questa rivista pubblicata a Barcellona al Mercat de Sant Antoni, che si tiene la domenica attorno al mercato barcellonese celebre per la sua architettura modernista. Ne avrei acquistate anche di più (tutte quelle che c'erano) se la signora proprietaria del banco di libri e riviste usate fosse stata un po' più...malleabile. Invece niente: per le sette, a tre Euro l'una, ha voluto 21 Euro, senza trattativa! Ne ho acquistate cinque del 1915, una del 1916 e una del 1919, sempre con un occhio a foto, testi e risultati di atletica.
ANNOTAZIONI In riferimento alle tre copertine che pubblico qui, qualche nota. In quella in alto tal Serra che superò 2.30 con l'asta nel gennaio 1915, con uno stile che non si assomiglia affatto a quello di....Lavillenie! Al centro uno dei più celebrati podisti dell'epoca, Pedro Prat, vincitore, fra l'altro, della Coppa Maluquer sui 10 chilometri, corsi in 34:29.1/5, tempo che viene presentato cone record nazionale. Don Alberto Maluquer era personaggio molto noto nell'ambiente sportivo barcellonese: stimato giornalista, amante di tutti gli sport, era anche organizzatore di corse podistiche. Nel 1916, in una collana che si chiamava "Biblioteca Los Sports", Maluquer fu autore di un libro dal titolo "Carreras a Piè".

 

People of Kau

Pubblicato 12 Novembre 2016

 


SPORT Antropologia
AUTORE Leni Riefenstahl
EDITORE Harper & Row, Publishers - New York, Hagerstown, San Francisco, London - First U.S. Edition - Pubblicato per la prima volta in Germania da Paul List Verlag con il titolo "Die Nuba von Kau" - L'edizione americana fu stampata in Italia.
CONTENUTO Non si tratta di un libro sportivo. La ragione per la quale lo segnalo, in questo contesto, è il nome dell'autrice, la donna che per prima produsse un film sui Giochi Olimpici, girato nello Stadio Olimpico di Berlino nel 1936. "Olympia" vive nel mito di quelle immagini, alcune delle quali sono state in seguito riprese in un libro. Personalità poliedrica, Leni - che non ha mai rinnegato il Nazismo -  fu ottima nuotatrice in gioventù, poi ballerina, regista, scrittrice, editrice, e fotografa. Il libro che cito in queste righe è uno dei molti che raccolgono i suoi scatti. Sono il risultato di un lungo viaggio iniziato nel gennaio 1974. Leni amava la popolazione Nuba che aveva visitato in precedenza, i Kau Nuba sono della stessa etnia ma, ci spiega Leni, molto diversi dai Mesakin Nuba. Foto indimenticabili.
UNA FRASE "I dedicate this book to the Sudanese people. May it stand as a record of an ancient culture soon to be extinguished by the march of civilization". 
ACQUISIZIONE Dono di Jean Pierre Durand, il 17 settembre 2016, a Talence (Francia) 
ANNOTAZIONI Nella "Collezione" fa bella mostra una copia del libro "Olympia", che acquistai tanti anni fa a Salisburgo durante un viaggio verso Vienna. Esistono anche due copie dell'omonimo filmato.

 

Le paradis bleu de Pierre Quinon

Pubblicato 04 Novembre 2016

 


SPORT Atletica leggera 
AUTORE Alain Billouin, prefazioni di Jean Galfione e Renaud Lavillenie, introduzione di Bernard Amsalem, presidente della Federazione francese di atletica
EDITORE Éditions Solar, 2013  www.solar.fr
CONTENUTO Un libro che lascia molta amarezza, tristezza meglio dire, per la fine di un uomo esempio di gentilezza, sensibilità, altruismo. E miscelato all'uomo, l'atleta, un grande atleta. Campione olimpico a 22 anni, ai Giochi di Los Angeles 1984. Grande talento del salto con l'asta, dotato di caratteristiche tecniche eccezionali. Alain Billouin, scrittore che ha affinato la capacità di piegare la parola ai sentimenti attraverso tanti anni di giornalismo al quotidiano L'Équipe, costruisce una storia affascinante, coinvolgente. Ne esce la figura di questo giovanotto che, come dicono i suoi amici, ha interiorizzato tutto, in una personalità che viveva il dolore in maniera solitaria. Il campione olimpico vede staccarsi pezzo a pezzo l'oro della sua medaglia di pari passo con i colpi di maglio che riceve dalla vita. Lo sport, il salto con l'asta non bastano più, cerca altre dimensioni, si aggrappa agli amici, ne ha di solidi e veri, prima alla famiglia e poi ai figli quando arriveranno, ma in seguito se ne staccherà, scavando un altro fossato dentro di se stesso. Va peregrinando per la Francia cambiando abitazioni, clima, paesaggi, tenta la via di una modesta attività commerciale.  Sembra trovare nell'arte, nella pittura, la madre consolatrice delle sue irrequietudini, fa progetti, ma piano piano si inaridisce. L'uomo che amava la velocità lanciando le sue moto a 250 km orari ha frequenti cedimenti. Eppure non sarebbe solo se lo volesse, ha attorno ex atleti, la stessa Federazione, che lo aiutano. Ma il suo "paradiso blu" ha perso la luminosità, fino a spegnersi. Il vuoto, quel vuoto che accoglieva il suo atletico corpo scendendo da 5.90 sulle pedane del salto con l'asta, gli aprirà le braccia per l'ultimo volo.

Un libro che fa molto riflettere.

UNA FRASE "Champion olympique à 22 ans: quelle histoire! C'était perturbant pour moi" -  "Je ne suis plus rien. Tout est à refaire. J'ai voulu aller trop vite. Cela n'a pas tenu" - Frasi di Pierre Quinon - "Ne meurent véritablement que ceux dont on ne parle plus", Max Gallo.
ACQUISIZIONE Omaggio di Pierre Weiss 
ANNOTAZIONI Un libro anche per innamorati dell'atletica. La vicenda umana di Pierre Quinon si colloca all'interno di una stagione epica del salto con l'asta in Francia. Mitici allenatori come Maurice Houvion e Jean-Clude Perrin, la sua ombra George Martin, e una galleria di atleti da riempire le pareti di molti muri della Gloria. In queste belle pagine ritroviamo Patrick Abada, Thierry Vigneron, Jean-MIchel Bellot, Francois Tracanelli, Sergey Bubka, Constantin Volkov, Earl Bell, Billy Olson, Serge Ferreira, Dave Volz, Philippe Houvion, e più tardi, Jean Galfione, campione olimpico nel 1996, pure in terra americana. Per arrivare ai giorni nostri con Renaud Lavillenie. Scorrono nomi, località, date, misure, episodi: è come fare il ripasso di storia del salto con l'asta prima dell'esame.

 

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