Il miglior commento alle elezioni è di Altan

Altan? Chi è costui? Non ci sarebbe da meravigliarsi vista la ignoranza montante dominata dalle cazzate sparate a milionate dai "telefonini" e che la maggioranza trangugia come oro colato. Uomini e donne che leggono un giornale o una rivista o un libro sono merce sempre più rara . Eppure Altan è un superbo artista e scrittore. Mi perdonerà il "furto" e la riproduzione di una sua vignetta su questo sito miserello. Vignetta che, per me, è il miglior commento alle recenti elezioni politiche (politiche? ma esiste ancora la politica?). Ho letto molto dal 5 marzo a oggi, ma nessun politologo, giornalista, editorialista, filosofo della chiacchiera, ha sintetizzato in maniera così tagliente lo spettacolo miserando cui stiamo assistendo in questo disastrato Paese. Ho ripreso questa "perla" da un numero del settimanale "L'Espresso". Fate attenzione: l'artista non l'ha disegnata dopo il 4 marzo, ma ben nove mesi prima, il 21 maggio 2017. Avete letto bene. Dire profetico è dir poco. Per come la vedo io, condivido totalmente il senso politico di questa vignetta.

Piccolo codicillo. Se fosse per me presenterei la candidatura di ALTAN al Nobel Committee for Literature della Swedish Academy. Dopo i sei Nobel Laureates italici, nel 1906 il primo, Giosuè Carducci, quindi Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale, fino al 1997 Dario Fo, io ci vedrei bene un artista che riassume in tratti di disegno nitidi, essenziali, e poche parole, concetti, che non solo inducono al sorriso anche se amaro, ma sempre fanno riflettere. Interpretare la società malandata di oggi è un esercizio degno di un grande scrittore. Come lui, appunto.