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Quando il Ticino "sfociò" nel lago di Garda

 

Ormai è scontro aperto. Eredi del Gonfaloniere di Giustizia, il fiorentino Pier Capponi, osiamo scimmiottare: "noi suoniamo i nostri Ossi di Seppia, voi risponderete con le vostre Odi Barbare". Duello in punta di Premi Nobel italici per la letteratura: il primo, Giosuè Carducci (1906), il quinto Eugenio Montale (1975), lui citato per questione di limoni gardesani, adesso il focoso repubblicano rievocato per la bella Sirmione e il "mio" Pizzocolo. Oggi è festa nella redazione dell'Eco del Pizzocolo per la assunzione di un nuovo colto redattore che arricchirà i nostri spazi, dopo aver onorato, per anni, prima quelli del quotidiano "BresciaOggi" e poi quelli del "Giornale di Brescia". Benvenuto dunque a Enzo Gallotta, che, lasciata, momentaneamente, la veste di solerte promotore comunicativo per conto terzi, veste i panni dello scrittore in prima persona. Di seguito il suo primo elzeviro, e molti altri seguiranno.

Al Ticino Liquori Vini”. La tenda che occhieggia sotto la pubblicità nostrana d’altri tempi è “consigli per gli acquisti” al viandante messa in opera dal proprietario dell’osteria posta anticamente all’imbocco della Valle delle Cartiere, a Toscolano. Omaggio, la réclame, al corso d’acqua che solca il territorio tra Piemonte e Lombardia. Forse in omaggio alla prossimità del luogo natale dell’oste. Non certo al fiume che corre a quattro passi, il cui corso è ora impoverito dallo sbarramento della diga posto a monte, in Valvestino.

Terra di lavoro, la Valle. Nell’immagine, che si trova in un libretto scritto nel 2006 da Andrea De Rossi, storico della nostra piccola patria a titolo pieno e per merito acquisito sul campo, si ritrova uno scorcio che non esiste più. C’è lo stabile che ospitò l’osteria, ora messo in vendita, proprio a fianco del lato nord di Palazzo Zuanelli, a due passi dall’inizio di via Trento, la strada principale del paese. Hanno invece pagato pedaggio al progresso il muro a fianco della stradina e la struttura sullo sfondo, probabilmente una limonaia. Almeno questo lasciano supporre pilastri e pali. Sparita la fontanella, così qual era. La coppia che sta attraversando la strada ricompone un quadretto di vita quotidiana. L’uomo con il secchio e la moglie a fianco, in un giorno d’estate, si avviano alla pubblica fonte. Ci sarà tempo per una sosta “Al Ticino”? Chissà.

Immutabile, sul fondo della scena, il profilo aguzzo del nostro Pizzocolo. Che Giosuè Carducci cita nel primo libro delle Terze Odi Barbare, edite nel 1889, in righe dedicate a Sirmione. Così il poeta descrive le montagne del Garda: … Baldo, paterno monte, protegge la bella da l’alto co ‘l sopracciglio torbido: il Gu (il Pizzocolo, ndr) sembra un titano per lei caduto in battaglia, supino e minaccevole.

Non altrettanto è oggi per i due fronti della collina spaccata dall’imboccatura della Valle. Vi hanno fatto comparsa abitazioni e sagome di scarni tralicci.

Queste righe possono essere utili ai molti che di questi tempi, complice il tamtam mediatico e la fugace apparizione del famoso rocker, percorrono la Valle delle Cartiere per raggiungere la passerella di Covoli, cedevole nel legno antico quanto salda dopo l’avvento del cemento e i recenti interventi di ripristino. Un tempo fu terra di lavoro e fatica. Prima della realizzazione della strada, percorribile solo avventurandosi sul Sentiero delle Assi. Cammino testimone dell’arte antica del fare la carta, a mano. Destinata alle mani di sapienti stampatori giunti da Treviso e dalla Bassa e agli archivi della Serenissima. Luoghi del cuore, pagine della nostra piccola grande storia. Da conoscere e raccontare. Per non scordare chi siamo, da dove veniamo. Il resto “lo scopriremo solo vivendo”. Come scrisse l’altro poeta, sodale di Lucio Battisti. Che ha messo su scuola, guarda caso, a Toscolano. Ma in Umbria.

Le fotografie sono tratte da “Toscolano Maderno – Visita alla Valle delle Cartiere” di Andrea De Rossi, finito di stampare dalla Tipografia Giovanelli di Toscolano (coordinamento e progetto grafico di Antonio Fontana), nel luglio 2006, edito dal Comune di Toscolano Maderno.

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