1941: lo sport fa dimenticare anche la guerra

Era il 1941. Quell'anno Fausto Coppi vinse il Giro della Toscana, quello del Veneto e dell'Emilia, la Tre Valli Varesine e il Giro della Provincia di Milano. Gino Bartali dovette accontentarsi della Coppa Marin (secondo Coppi) e di qualche altro piazzamento. Coppi vinse anche in pista, il titolo dell'inseguimento. Su strada la maglia tricolore la indossò il reatino Adolfo Leoni. Il Bologna vinse lo scudetto '40 - '41 (era il sesto titolo per i felsinei) definito «il primo campionato di guerra...vanto dell'organizzazione sportiva fascista», grazie alle 22 reti messe a segno da Héctor Puricelli, uruguayano nazionalizzato. Parliamo di vela vicino a noi? A Riva del Garda si disputò la «Coppa Renzo Angelini». In atletica: Carlo Monti fu padrone di tre titoli, 100, 200 e staffetta 4 x 100 (nel quartetto della Oberdan Pro Patria anche il bresciano Luigi Bettini, divenuto poi medico oculista molto stimato a Brescia), Adolfo Consolini trionfò nel disco dopo aver stabilito, quell'anno, il suo primo record del mondo. Tennis: Gianni Cucelli si aggiudicò il singolare e poi, con Marcello Del Bello, il doppio. All'Amatori Milano lo scudetto del rugby, il nono. Celina Seghi e Zeno Colò non ebbero rivali nello sci. La gloriosa Società Ginnastica Triestina fece suo scudetto della pallacanestro.

E potrei continuare. Tutto questo ho trovato nell'Annuario dello Sport 1942 (rassegna della stagione '41), che presento nella apposita sezione dedicata ai libri di argomento sportivo, Cartastorie.  Una considerazione finale: un anno di guerra, che in quel momento comunque toccava poco il suolo nazionale, ma, Giro d'Italia a parte e forse qualcos'altro, lo sport resistette. Anno 2020: nonostante la nostra umana presunzione di dominare il mondo con la tecnologia, la scienza, i telefonini, e dopo degli ignobili tentativi dei padroni del vapore dello sport di salvare il loro business, ripeto con forza «il loro», cancellati calcio, pallacanestro, Formula Uno, tennis, sci, ecc ecc ecc. Dov'è la nostra forza di poveri omuncoli / donnette (mai dimenticare la parità di genere, per carità)?