Disunited States, profonde ferite mai rimarginate
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Il mio amico Giorgio Reineri mi ha inviato un paio di frasi che val la pena di leggere e su cui riflettere, oggi specialmente, in attesa della cerimonia che sancirà l'elezione di Joe Biden alla presidenza degli Stati Uniti. Scrive Giorgio, che divide la vita fra la sua bella magione di Celle Ligure e l'altrettanto invidiabile residenza di San Diego, in California, e per questo molto attento alla stampa americana:
"Tra le mille storie sul «New York Times» ho trovato questa citazione di Michael Carter (uno dei grandi giocatori del basket americano NBA, in forza agli Orlando Magic, ndr): “I didn’t get to choose how God made me. I don’t control the colour of my skin. I can’t control what you think about me because the colour of my skin. You can control how you choose to think and feel about me. You can control the words that come out your mouth. You can control if you change to help or to hurt”. Traduzione a spanne: «Io non ho potuto scegliere come il Signore mi ha fatto. Non ho potuto scegliere il colore della mia pelle. Io non posso controllare che cosa tu pensi di me a causa del colore della mia pelle. Ma tu puoi controllare che cosa pensare e quali sentimenti avere su di me. Tu puoi controllare le parole che escono dalla tua bocca. Tu puoi controllare se scegli di aiutarmi o di ferirmi».
La seconda è del calciatore americano, di madre lettone, nato a Seattle, Deirde Yedlin, difensore, che gioca tuttora nel Newcastle United Football Club, in Inghilterra:"Every American needs to ask themselves is there ‘liberty and justice for all’ and if there answer is yes, then they are part of the problem”. «Ogni americano dovrebbe chiedersi se nel suo Paese c'è libertà e giustizia per tutti e se la sua risposta è «sì», allora anche lui è parte del problema». Per chi non l'avesse chiaro, stiamo parlando dell'enorme problema razziale, che non ha mai estirpato la profonda matrice razzista di gran parte del popolo americano.
E dopo lo scempio operato da orde di selvaggi cui abbiamo dovuto assistere lo scorso 6 gennaio nell'assalto al Campidoglio di Washington, mi pare che il Grande Paese abbia più di un problema. God save the President Joe Biden!