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Gorla, Centomiglia, lago di Garda, inseparabili

   

       

GARGNANO, lago di Garda – Ci siamo, quasi. Starei per scrivere una frase che faceva sbellicare dal ridere me e il mio amico Paolo, oggi apprezzato giornalista alla rosea Gazzetta sportiva meneghina passata in mani piemontesi. La frase era «Cresce l'attesa»...e poi...via col dotto pezzo. A un certo punto abbiamo deciso per divertirci a raccogliere questo incipit sui giornali che ci passavano tra le mani: ne abbiamo catalogati centinaia. Per ogni tipo di sport o di evento, concerto, recita, gara di briscola, partita scapoli-ammogliati, l'attesa era sempre in crescita, manco fosse la Wall Street in tempi di Toro. E facciamo pure che 'sta attesa sia in crescita anche in questi giorni, qui sul Garda, in vista delle regate blasonate messe in acqua dal Circolo Vela Gargnano: «Gorla» (domenica prossima) e, a distanza di sei giorni, la 71esima edizione della «Centomiglia» (4-5 settembre). Regate vere, non scherziamoci sopra. Come omaggio nostro pubblichiamo una bella foto «moderna» accanto a foto «antiche», modernariato e antiquariato. In aggiunta la copertina del primo libro - me par - dedicata alla storia della regata gargnanese: lo scrisse nel 1975, pubblicato da blasonata casa editrice che sulla vela aveva investito parecchio, Mursia, il giornalista bresciano Luciano Mainardi, che al «Giornale di Brescia» raccontava le storie veliche ispirate dai venti gardesani. Una decina di anni fa le cronache decennali (sessanta anni, anche in questo caso me par) furono raccolte, ordinate, consacrate, in un altro megalibro, in lussuosa carta «platinata» (leggere patinata) come la chiamava un certo presidente di una Federazione che ho conosciuto, e non c'era verso di fargli cambiare idea: accusava il suo Capo ufficio stampa di fargli spendere un patrimonio per quelle pubblicazioni federali in «carta platinata». Lui piagnucolava, quell'altro, imperterrito, voleva sempre il bello e il meglio. E spendeva.

La foto grande ci regala un coloratissimo abbinamento vela-barca-ambiente. Nelle altre ci viene raccontato invece il «come eravamo», e in una appaiono Renzo Castagneto, uno dei quattro inventori della «MilleMiglia» automobilistica, in compagnia di Elio Sangiorgi, capo dei servizi sportivi del «Giornale di Brescia», e un giovane Franco Capuccini. Infine la copertina del libro di Luciano Mainardi

In attesa che l'attesa cresca ancor di più, anzi lieviti, riferisco di risultati e notizie contenuti in un comunicato stampa. 

Alla Marina di Bogliaco si è chiusa la «Trans Benaco x 2». La barca vincitrice di questa regata organizzata dal Club Nautico Portese è stata il Trimarano «Diam 24» della famiglia Strobino del lago d'Orta; seconda la famiglia Cavallini con un Asso 99 in versione HT con un Code zero armato in testa d'albero; terzo il «Brenta» di Paolo Bertera, quarto il primo Dolphin, il «Baraimbo» con Lorenzo Azzi e Marco Schirato, davanti ad «Insolente» di Perani. A Limone è continuato lo show delle barche volanti 69F. 

A Bardolino, lungo la riva veneta, nelle sale del  Centro Nautico, è stata illustrata la Boa Sud della «Centomiglia» 2021. Nella storia della regata più longeva d'Italia con le sue 71 edizioni, e che quest'anno festeggerà la prima vittoria tedesca di "Manjana" (nel 1952), ci sta anche questo passaggio, che tornerà anche il prossimo 4 settembre. Voluto dai dirigenti del Centro Nautico, supportati dall' Amministrazione Comunale, che insieme hanno creato a terra tribune e schermi giganti. “È una scelta – dice Lorenzo Tonini, presidente del Circolo Vela Gargnano – che nasce dall'entusiasmo dei velisti di quest'area . Si dice che lì ci sarà poco vento. Succede un po' in tutte le regate long distance in giro per il mondo”.

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