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Le leggi fondamentali della stupidità umana (2)

La seconda legge fondamentale della stupidità umana

La probabilità che una certa persona sia stupida 

è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona

"Pur essendo convinto che una frazione (quota di persone stupide, nel testo originale viene indicato con un simbolo, n.d.r.) di esseri umani sia stupida e che lo sia per volere della Provvidenza, io non sono un reazionario che cerca di reintrodurre furtivamente discriminazioni di classe o di razza. Credo fermamente che la stupidità sia una prerogativa indiscriminata di ogni e qualsiasi gruppo umano e che tale prerogativa sia uniformemente distribuita seconda una proporzione costante".

Questo scrive Carlo M. Cipolla a pagina 26 del libro sulla stupidità umana. Traduco terra terra: uno è stupido a prescindere dalla sua posizione sociale, dal colore della sua pelle, dallo sport che pratica, che abbia una laurea oppure no, ecc. Spinto all'estremo: una persona può anche aver vinto il Nobel ma è stupido. E questo afferma la seconda legge fondamentale della stupidità umana.

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