Ricordando i 50 anni del GS Montegargnano

La faccio brevissima. Anche perchè me la dovrei cantare e suonare tutta da solo. Questa manciata di righe che sta qui sopra l'ho scritta io e l'hanno pubblicata gli amici della pubblicazione online «Trekkenfild», che di atletica sempre più leggera tratta, ori o non ori già rimessi nei cassetti o al sicuro in banca. Un atto di benevolenza da parte loro (si chiamano Walter e Daniele, fan tutto: intervistano, scrivono, pubblicano, creano la grafica, ed altro ancora, soprattutto prendono gli accidenti di quelli cui pestano spesso i calli) nei confronti del vecchio e un po' suonato amico, quello che sta lì sopra, in un borghetto aggrappato a una montagna del lago di Garda. Il vecchietto spesso ha dei patetici sussulti di nostagia e si mette a scrivere, mettendo insieme Mussolini e David H. Lawrence, Uto Ughi e il gruppo sportivo locale: insomma un minestrone. Walter e Daniele fan finta di niente e gli riservano una pagina del loro foglio elettronico.

Stavolta mi sono infervorato alla notizia dei 50 anni di vita (1972-2022) del Gruppo Sportivo Montegargnano. Mi sembra già di cogliere la eco: che sarà mai? ce ne sono di società di atletica che hanno almeno cinquanta anni di vita. Vero. Ve ne cito a scottadito almeno quattro che conosco io e con le quali ho avuto e ho amichevoli relazioni: Atletica Brescia1950, Atletica Virtus Castenedolo, Atletica Bergamo 1959, U.S. Quercia Rovereto. Alcune veleggiano verso e oltre i settant'anni. Ma il GS Montegargnano è speciale. Trovatemi voi - e non lo escludo a priori che lo possiate trovare - un club sportivo che abbia almeno 50 anni di vita e che sia radicato in una comunità di 205 anime, tante sono quelle che attualmente risultano aver residenza a Navazzo, frazione di Gargnano. 

Inoltre questi montegargnanini han fatto di tutto: tesserato e fatto fare l'atletica a tanti ragazzi/e, organizzato competizioni perfino internazionali, leggi corsa podistica «Diecimiglia del Garda» iniziata nel 1974 (49esima edizione il prossimo 7 agosto), han fatto stampare con i loro soldini un librone per celebrare i 30 anni di questa corsa. Sponsor? Termine poco conosciuto da queste parti e, quando c'è, non molto munifico. Se la son sempre cavata da soli anche quando c'era da costruire un campo di pallavolo a disposizione di tutti i giovani e non giovani del paese, magari farlo vandalizzare da qualche giovane aspirante alla carriera di cretino; oppure da rifare gli impianti di illuminazione e di riscladamento delle docce al campo sportivo. O ancora - pura verità - asfaltare lunghi tratti di strada per agevolare la corsa podistica. Un anno, era tanto tempo fa, si inventarono di fare la corsa in piena estate e allora qualcuno pensò alla notturna per evitare il caldo: illuminarono i 1500 metri del percorso, tutto in maniera autarchica, che significa: se lo pagarono.

Tenacia, testardaggine, amore per le proprie radici, intraprendenza: questi sono stati i vaccini che hanno tenuto in buona salute i promotori del GS Montegargnano. Che, a Navazzo come altrove, han dovuto fare i conti con un virus dal quale difficilmente si guarisce: l'indifferenza che ti circonda. Terreno pericoloso, meglio che mi fermi. Io mi fermo, loro vanno e andranno avanti. Per quanto tempo ancora? Non poniamo limiti alla Santa Provvidenza.