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Risposta intelligente di un sindaco donna


La signora Julka Giordani è stata eletta alla guida dell'Amministrazione comunale di Villa Lagarina nella tornata elettorale del 20 settembre 2020. Ha ricevuto quasi il 54 per cento dei voti e quindi eletta al primo turno (quasi il 68 per cento dei votanti, che con i malatempora elettorali che corrono fomentati da astiosa antipolitica...). Curiosando sulla località - che ospita, da oltre 40 anni - una bella corsa campestre internazionale organizzata dai miei amici della Quercia Rovereto, ho dato una occhiata al sito del Comune, e quindi ho notato questa sorridente ed elegante signora, scoprendo che ha una laurea in giurisprudenza all'Università di Trento, una attività lavorativa fin da giovanissima e una forte partecipazione alla vita politica e sociale della sua comunità (Villa Lagarina conta poco più di 3.800 abitanti). Quello che ha richiamato maggiormente la mia attenzione è una frase della signora Giordani riportata in una intervista post-elezioni sul quotidiano online «L'Adigetto.it», a firma P. Farinati (ricordare che «L'Adige» è lo storico quotidiano del Trentino, fondato dal deputato democristiano Flaminio Piccoli) . Riporto integralmente:

Gentile Sindaco Julka Giordani, innanzitutto sinceri complimenti per la Sua meritata elezione. La devo chiamare Sindaco o Sindaca?

«Il Sindaco è un’istituzione indipendentemente dal fatto che chi la ricopre sia una donna o un uomo e la mia femminilità non è di certo sminuita dall’uso del termine sindaco. Ritengo semplicemente che la parola sindaca sia cacofonica. Questa è ovviamente una mia opinione personale: se altre colleghe preferiscono farsi chiamare sindaca, sono nel pieno diritto di farlo. Detto questo, non vorrei ingenerare una discussione su una questione che sinceramente mi appassiona poco».

Finalmente una risposta sensata, direi di più, intelligente. Ormai provo un fastidio epidermico per questa forzatura di deturpare certi termini per renderli, forzatamente, al femminile, quasi che con questo si desse più importanza alle donne. Per me sindaco rimane sindaco anche se è una donna, presidente pure e non l'orripilante presidenta, e tutti gli altri casi. Concordo pienamente con la signora Giordani.

Note turistico-gastronimiche - Villa Lagarina è a un tiro di schioppo dall'uscita Rovereto Nord della A22 Autostrada del Brennero. Entrando nel cuore della cittadina si incontra un borgo antico, piccolo ma con edifici eleganti del tempo che fu. Per chi ha necessità di rifocillarsi suggerisco la Locanda Dal Barba, che, oltre a servire pranzi e cene, ha un laboratorio dove produce artigianalmente pasta di vari formati, dando lavoro a ragazzi e ragazze attraverso una cooperativa sociale che «formula i propri progetti e fonda le proprie azioni su un obiettivo: sostenere, attraverso la ristorazione, l’inclusione economica e sociale di giovani con disturbi del neurosviluppo e di persone vulnerabili che hanno bisogno di ritrovare una propria dimensione lavorativa, valorizzando al tempo stesso il radicamento nel territorio e la presenza attiva e aperta alla comunità». Si mangia bene e si aiuta un progetto sociale; vedere il sito https://www.locandadalbarba.it/.

Prendendo la strada a destra fuori dal ristorante si sale verso la montagna. Dopo poche centinaia di metri, a destra, si incontra quello che è il terreno dove si svolge da oltre quarant'anni il Cross internazionale della Vallagarina. Poi si sale verso Pedersano, feudo dei miei amici Adriana e Carlo Giordani, splendidi anfitrioni. A poco meno di un chilometro dalla loro casa, un bell'edificio circondato da lussureggianti vigneti (che vanno ad arricchire la produzione di «bollicine» del colosso Lunelli-Cantine Ferrari) e succosi meleti ospita, con tanta cortesia, l'Agriturismo Le Pergole  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , una terrazza sulla vallata sottostante con vista su Rovereto. 

Si continua a salire, fino a raggiungere un'oasi di pace dove camminare, sedersi, sdraiarsi sull'erba, leggere, sbocconcellare un bel panino che si può riempire come si vuole, berci sopra un paio di bicchieri di marzemino, prendere il sole, dormire: il piccinino ma affascinante Lago di Cei.

Angolini di questo nostro Paese che, spesso, non ci meritiamo.

Nelle foto: vigne e mele dell'Agriturismo Le Pergole a Pedersano, località Cesuino; nell'altra, uno scorcio del piccolo lago alpino di Cei

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