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Vi prendono per i fondelli: la risposta sia NO

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Vi ricordate quella gigantesca pagliacciata del rogo delle «leggi inutili» voluto da un tale che, Dio sa come, era arrivato perfino a fare il ministro in questa disastrata Repubblica? Quando lessi di quella ignobile farsa (per fortuna non vidi, avendo rifiutato l'uso della televisione fin dal 1989) mi passarono davanti agli occhi le immagini viste nei filmati d'epoca della tristemente famosa nottata del 10 maggio 1933, quando, in 34 città della Germania (fra le quali Dresda, Düsseldorf, Heidelberg, Lipsia, Monaco), il nazismo al potere da pochi mesi organizzò giganteschi roghi di libri svuotando le biblioteche delle principali città universitarie tedesche. La chiamarono «Bücherverbrennungen», roghi di libri. A Berlino, sulla piazza del Teatro dell'Opera, presenziò Joseph Goebbels, ministro della Propaganda. Il nostro piromane nostrano poteva essere al massimo ministro della Propaganda della tradizionale polenta e osei (ormai senza osei, perchè noi siam bravissimi a far morire migliaia di persone in mare, ma guai a spennare un passero) che tiene banco nelle Valli Cavallina, Taleggio, Brembana, Seriana, e altre ancora.

Eppure...eppure un amico caro, cui sono molto affezionato, esaltò l'iniziativa, e a nulla valsero le mie citazioni della notte nazista dei fuochi, del film «Fahrenheit 451», della psicopolizia evocata da George Orwell nel romanzo «1984», per cercare di fargli cambiar parere. Soprattutto perchè era una solenne presa per il culo, e una brava persona non lo meritava. Niente da fare, neppure quando gli dissi, a distanza di qualche tempo, che di quella farsa stava ridendo mezza Italia dopo aver saputo che nel rogo erano state infilate leggi che non potevano essere abrogate, altre che non avevano più valore da decenni, e tante amenità che erano diventate barzellette da raccontare nei corridoi del ministero. 

Adesso succede lo stesso con questa sciagurata richiesta di taglio dei parlamentari. Ma stavolta non di una farsa si tratta, no, non c'è niente da ridere. È un proditorio attacco alla democrazia, alla rappresentanza politica, alla nostra Carta Costituzionale. E su questo Referendum, fateci caso, è stata messa la sordina da parte dei padroncini del vapore, che vogliono fortemente questa mostruosità. Perchè significa ingessare il potere, il loro potere, la spartizione del potere e dei quattrini fra pochi di loro e i loro compagni di merende.

Voglio chiedere a quelli, fra i miei amici e conoscenti che sostengono questa proposta, e che pensano che ridurre i parlamentari sia un grande risparmio per il nostro Paese: perchè non mi parlate invece dei soldi rubati, ripeto RUBATI, da qualche partito ben identificato; perchè non mi parlate della montagna di miliardi buttati vanamente per sostenere una compagnia aerea nazionale (Alitalia) in coma profondo da anni? Parliamo di Alitalia? In un articolo de «Il Sole 24 Ore» del 20 maggio scorso, a fronte di altri tre miliardi stanziati dal Governo, veniva indicato il totale entrato nella idrovora della compagnia aerea in 45 anni: 12,6 miliardi. Credo che vadano aggiunti inoltre quelli finiti nelle tasche delle frotte di amministratori delegati, commissari, esperti che presentavano approfonditi studi per il rilancio che si risolvevano sempre nell'andare in culo ai lavoratori. E intanto, leggiamo che Alitalia non volerà più sullo scalo di Malpensa, scelta strategica. Intanto son arrivati altri tre miliardini.

Ma che ce frega, gli italiani narcotizzati (o, se volete, cocainizzati o cannabizzati, viste le percentuali che ci pongono nei primi posti dei Paesi europei per consumo di sostanze stupefacenti, il business ha subìto una impennata durante la forzata chiusura) vengono chiamati alle urne per distruggere l'unico pilastro che tiene ancora in piedi questo Paese: la Costituzione.

Domenica e lunedi la risposta al quesito deve essere: NO


Vi prendono per i fondelli: la risposta sia NO

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Dieci validissimi motivi per votare NO, proposti da Europa Verde.

1 - Con il pretesto della riduzione della spesa pubblica del solo 0,007%, comprometterà la democrazia, il pluralismo, la rappresentanza.

2 - L’Italia diventerebbe il Paese europeo con il minor numero di eletti per abitante nella Camera “bassa”.

3 - In Italia ci sarebbero solo 0,7 deputati ogni 100 mila abitanti, il rapporto più basso dell’intera Unione Europea.

4 - La rappresentanza popolare ne uscirebbe drasticamente compromessa, con un divario enormemente accresciuto nel rapporto tra elettori ed eletti.

5 - Le Regioni medio-piccole risulterebbero fortemente penalizzate dal punto di vista della rappresentanza, aumentando il divario territoriale.

6 - I partiti minori risulterebbero fortemente penalizzati, quando non totalmente esclusi dalla rappresentanza politica.

7 - Ci troveremmo di fronte a una fortissima compressione del pluralismo politico in Parlamento e alla scomparsa anche del più elementare “diritto di tribuna”.

8 - La riforma non è stata accompagnata da misure tese a garantire l’equilibrio a tutela della rappresentanza, come:

– la legge elettorale;
– il voto ai diciottenni per il Senato;
– la riduzione dei delegati regionali tra i grandi elettori per il Presidente della Repubblica;
– la modifica del bicameralismo perfetto.

9 - Siamo di fronte a una sostanziale delegittimazione del principio rappresentativo.

10 - Si tratta di un progressivo svuotamento della democrazia politica a vantaggio di oligarchie sempre più ristrette.

Non fatevi prendere per i fondelli: la risposta è NO

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Riporto un passaggio dell'editoriale di Marco Damilano da «L'Espresso» del 30 agosto. 

"Anche il referendum del 20 e 21 settembre può essere preso alla lettera, tagliare qualche centinaio di deputati e senatori per riformare il sistema. (...) Chi potrebbe dire di no a una banalità del genere (i parlamentari sono troppi e neppure bravi...). Su questo finale di partita scommette il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che si è autoproclamato timoniere del fronte del Sì. Il vero capo politico del Movimento 5 Stelle percorrerà l'Italia (...) predicando la necessità della riforma costituzionale contro l'establishment che non vuol cambiare nulla, la classe politica che difende se stessa. Ricorda qualcosa o qualcuno? Sì, anche Matteo Renzi fece così nel 2016 e la personalizzazione del voto referendario andò malissimo. Ma almeno la riforma costituzionale del 2016 era - come si dice - una riforma organica. Mentre questa è un brandello di riforma, è un contributo allo smantellamento di un altro pezzo di istituzione. Quello che resta dell'antica carica grillina del Movimento 5 Stelle, ormai partito architrave del sistema. Anzi, il 97 per cento dei parlamentari che hanno votato per il taglio alla Camera sono il Sistema che si piega a farsi guidare dall'ex partito Antisistema che ora non vuole più cambiare nulla ma soltanto sostituire. Di questo referendum Di Maio è l'immagine. Un politico che è stato vice-presidente della Camera a 26 anni, ministro dello Sviluppo enonomico, del Lavoro, vice-presidente del Consiglio  e capo del suo partito politico (altro che doppio e triplo incarico, un poker di poltrone) e poi ministro degli Esteri con un governo di diverso colore è uno che si candida al restare al potere per decenni. Vuole tagliare l'establishment di ultima generazione cresciuto nel vuoto, il giovin signore del nuovo vecchio ancien regime incapace di staccare l'ombra da terra. Di Maio vota sì, e con lui anche, per dire, il deputato Marco Rizzone, uno dei furbetti del bonus su cui si è mossa la caccia alla casta agostana, il volto di questa nuova classe politica, inconsistente, felice di esserci, di essere invitata al banchetto, inutile".

Fra tanti libri vecchi nascono tante passioni nuove

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Qualche giorno fa la «Collezione», quella che pomposamente e presuntuosamente ho chiamato «Biblioteca internazionale dell'atletica», ma dovrei aggiungere «e non solo atletica», ha ospitato la gradita visita della signora Nadia Signorini, titolare di una attività di vendita di libri usati attraverso la nota sigla «ebay». Su questo spazio Internet, tra tutti i venditori, la offerta di libri è infinita: si trova davvero di tutto di più. E naturalmente libri di sport, ma anche oggettistica, memorabilia, ecc. Il contatto con questo venditore è nato con l'acquisto da parte mia della collezione completa di una rivista sportiva, non molto conosciuta, dell'anno 1946. La signora ha manifestato interesse a visitare la biblioteca, con mio grande piacere. La curiosità le era nata dall'aver acquistato una parte della biblioteca di un noto giornalista sportivo, persona che ho avuto la fortuna di conoscere e di frequentare in alcune occasioni. Un maestro nella sua disciplina.

La signora Nadia ha iniziato cinque - sei anni fa questa interessante attività, non semplicissima di questi tempi. E se era difficoltosa prima, lo è ancor più oggi, con quanto è successo, e sta ancora accadendo, in questo disgraziato anno 2020. Aggiungo il mio punto di vista come compratore: forse chi vende dovrebbe porsi il problema dei prezzi di questi libri usati, che tra costo in sé e spese di spedizione sono, a mio avviso ripeto, troppo onorosi. La proliferazione esponenziale dei mercatini dell'usato e dell'antiquariato o modernariato che sia ha fatto esplodere l'offerta ma non ha calmierato i prezzi. Anzi. Lo dico perchè sono un assiduo frequentatore di siti Internet (ebay e molti altri) e di mercatini domenicali: c'è - meglio, c'era - tanta gente, che gira avanti e indrè per gli spazi espositivi, molti si informano sui prezzi e poi...tiremm innanz! Scoprire pubblicazioni di un tempo che fu girando fra cataste di libri o consultando pagine Internet di tutto il mondo è sempre stata, per me, emozionante avventura. Ma dovrebbe essere favorita da un riequilibrio fra gli interessi del venditore e quelli del compratore. Avete mai provato a cercar di vendere libri o oggetti a chi ne fa commercio? Esperienza mortificante, credetemi, quello che offrite sembra sempre un po' meno di monnezza. Poi, magari, un giorno trovate il vostro libro o il vostro lampadario su un mercatino a un prezzo decuplicato rispetto a quello che hanno offerto a voi.

Questa è, come sempre, una variazione sul tema di interpretazione personale. Nulla a che vedere con la cordiale visita della signora Nadia a Navazzo. La quale ha un suo account su ebay nel quale c'è l'opzione di visitare da internauti il negozio: pegasus.60. Molti gli argomenti, per gli appassionati di sport una buona selezione, non vastissima (276 pezzi, in questo momento) ma alcuni interessanti. Chi volesse contattare direttamente la signora può utilizzare questo indirizzo di posta elettronica  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Le foto scattate al secondo piano della «Collezione» sono di Encarnación Tamayo Nevado.


«Childrenwindcup», piccola, ma comunque festa

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Domenica, a Bogliaco di Gargnano, non ci sarà grande folla, come nelle passate tredici edizioni. Sarà una festa simbolica per ricordare la «Childrenwindcup», una delle ultime feste di questa strana estate dopo le lunghe traversie sanitarie (tutt'altro che finite, purtroppo, nonostante le follie messe in giro da una percentuale di...scegliete voi come definirli) e la lenta ripresa di tutte le attività sociali e sportive. Ma la «Children», seppur in piccolo, si farà. Come sempre sotto l'egida della Associazione Bambino Emopatico, del Circolo Vela Gargnano, dello Yacht Club Cortina d'Ampezzo, della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, i partner logistici e sociali di Confcooperative Brescia, Visit Brescia-Brescia Tourism, Consorzio Lago di Garda Lombardia. Sarà una partecipazione ad inviti, una simbolica rappresentanza dei ragazzi dei Reparti di Onco Ematologia Pediatrica dell'Ospedale dei Bambini di Brescia con alla testa il dottor Fulvio Porta, una rappresentanza ristretta di Volontari, operatori sociosanitari, infermieri e medici del Civile di Brescia, i ragazzi del progetto sociale Legamileali che dal prossimo anno collaboreranno in occasione delle regate del Circolo Vela Gargnano. Non mancherà una gita in barca con la nuovissima "Stradivaria" messa a disposizione della famiglia cremonese dei Rossi (Ivan, Luca e Lorenzo), un Grand Soleil 43 di 13 metri di lunghezza.  La festa potrà essere seguita sulla pagina Facebook di ABE Brescia e di Circolo Vela Gargnano – Centomiglia. Festa intima ma non per questo meno importante, occasione per tutti per raccontare le proprie esperienze maturate nelle prime 13 edizioni di questo grande progetto di vela - terapia. Con lo sport che può e deve essere un veicolo di vicinanza e di aiuto verso il prossimo, un modo privilegiato per regalare un sorriso ed un’opportunità a coloro che ne hanno più bisogno: nel caso, ai piccoli pazienti emopatici dell’Ospedale dei Bambini di Brescia e alle loro famiglie.


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