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Last updateLun, 12 Set 2022 10am

Per loro è semplicazione, per noi furto semplice

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Esempio di chiarezza sopraffina. Frase estrapolata da un comunicato stampa di un tale che, nel Parlamento italiano, si occupa di energia, e quindi delle assurde bollette che noi pantaloni dobbiamo pagare e che qualche giorno fa sono aumentate del X per cento. Ma ci dicono che va tutto bene. Certo, a loro.

«Il modello centralizzato, alimentato da fonti fossili approvvigionate dall'estero con esternalità che sarebbe opportuno contabilizzare ha generato distorsioni sul prezzo che vanno superate. Ad aggravare il quadro c'è l'enorme quantità di oneri che riguardano gli ambiti di intervento e che hanno la necessità di essere gestiti in modo più razionale».

Trekkenfild, dedicato ai carbonari dell'atletica

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Ho ricevuto poco fa il numero 62 della pubblicazione digitale «Trekkenfild» e, come già in precedenza, lo propongo in questo mio spazio. Contiene sempre argomenti che possono stimolare riflessioni, discussioni, a volte polemiche, oportet ut scandala eveniant. Conoscete no la famosa frase: polemica, ma che sia costruttiva? Ma la polemica è sempre utile anche se non costruttiva, non è obbligatorio che costruisca qualcosa nell'immediato. L'importante è ascoltarsi, non urlare, possibilmente, e poi riflettere su quello che ha detto l'altro. Poi magari ognuno resta sulla sua posizione. Senza sparare, come in trincee contrapposte.

Le pagine di Daniele Perboni e Walter Brambilla qualcosa stimolano ancora, in mezzo al piattume e il silenzio assordante di questo nostro mondo sportivo, abituato, da sempre, al perenne mugugno ma mai alla discussione. È lì da leggere, sta a voi.

Un solido pilastro per l'umanità: lo sport

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BOGLIACO DI GARGNANO - Il messaggio più bello arriva da Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, che vanta , tra le sue iniziative, la costruzione di un campo da calcio in Siria, a Jaramana, per la comunità locale e per i profughi iracheni lì esiliati. Sembra essere la sintesi, o solo la frase ideale, di quanto la «Childrenwindcup» ha offerto per il suo dodicesimo anno. "Lo sport può e deve essere un veicolo di solidarietà e di amore verso il prossimo, un modo privilegiato per regalare un sorriso – dice il professor Emanuele presidente di Terzo Pilastro Internazionale, nel suo messaggio letto da Gian Marco Rinaldi dello Yacht Club Cortina -  e deve essere un’opportunità per coloro che ne hanno più bisogno".

Sorrisi, soprattutto opportunità, per correre in vela sul lago ad inizio autunno. Non solo impressioni di settembre come recita una famosa canzone, le poesie del nostro tempo. È un qualcosa di magico. Si è ripetuto anche domenica. I piccoli dei reparti di Onco Ematologia Pediatrica del Civile di Brescia trasformati per un giorno skipper, navigatori, forse, solo sognatori, tra l'azzurro del lago e quello del cielo sopra Gargnano. Con loro c'erano i timonieri della «Centomiglia» e delle altre 300 sfide che, ogni anno, si corrono su queste acque. Gli equipaggi formati da fratellini, mamma e papà, medici e infermieri, soprattutto volontari dell'ABE, l'Associazione bambino emopatico, che da oltre trenta anni lavora all'interno del reparto diretto dal dottor Fulvio Porta.

Vinono tutti, a tagliare per primo il traguardo l'asso «Pigreco-Aron», del CV Gargnano, con i fratelli Fabio, Dario, Dylan Ksba, i tre a rubare il timone agli skipper Lorenzo Toni, Pier Giorgio Zamboni, Gerardo Rizzato. I bambini velisti che arrivano con il tricolore e salutano altri bambini, alcuni già guariti, altri che stanno ancora attraversando il calvario della lotta alla malattia. Il ricordo di qualcuno che non c'è più non rompe l'atmosfera di festa. Anzi è un pensiero in più che tutta la gente accorsa alla «Children» sa regalare. I giovani del Circolo Vela Gargnano, la complicità di una piccola della Fraglia Desenzano, hanno voluto offrire i due titoli italiani della classe RS Feva (vinti a Loano), addirittura tutto il podio tra gli Under 12 con Emilia Salvatore-Annalisa Vicentini, i gemelli Arosio, Rapuzzi-Folonari, i campioni assoluti e Under 17, sempre del Feva, Riccardo Andreoli e Lorenzo Rossi. Tutti ad allenarsi già dal mattino per poi a rendere omaggio nella lunga diretta di Teletutto. Molti gli ospiti: il simpatico Capitan Ventosa, diventato per l'occasione Ammiraglio Ventosa, i musicisti, l'imitatore Claudio Lauretta, la banda diretta da Maria Teresa Isetti e Ferdinando Possi, la presidente dell'ABE Luciana Corapi. Tra le altre attrazioni le maglie di "Cr 7" Ronaldo, autografate e offerte dalla Juventus. La bella piazzetta occupata festosamente dai mezzi di Polizia, Aeronautica Militare, Esercito, Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Polizia locale di Brescia e Gargnano. Infine l’ospitalità ai partecipanti offerta dal consorzio degli operatori di Garda Lombardia grazie al Gruppo Alberghiero Hortsmann. E' festa, quella dei sorrisi, l'ultima di questa lunga estate lacustre.

A Bogliaco dopo gli UFO sbarcano i bambini

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GARGNANO – A vela con il cuore (#avelaconilcuore). La 12esima edizione della «Childrenwindcup» è stata presentata nelle sale dell'Ospedale Civile di Brescia. Ad illustrare le due giornate di festa in programma domani e domenica al porto di Bogliaco, sono stati Maria Teresa Isetti e Ferdinando Possi, la dottoressa Notarangelo, dei Reparti di Oncoematologia pediatrica, il presidente del CV Gargnano Lorenzo Tonini.
Ospiti prioritari e coccolati della sfida velica saranno 150 ragazzi, con i loro amici e i genitori che fanno parte dell’ABE (Associazione Bambino Emopatico), accompagnati da volontari, infermieri, medici. Attrazioni con le maglie di CR 7 autografate e offerte dalla Juventus che proporrà i suoi gadget, le maglie di tutta la squadra, biglietti per le partite, altro ancora; il ricavato andrà a finanziare l'attività dell'ABE. Gli altri spazi sulla bomboniera del porticciolo saranno per i mezzi di Polizia, Aeronautica Militare, Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Polizia locale di Brescia e Gargnano.
Tra gli ospiti sono attesi Capitan Ventosa e l'imitatore Claudio Lauretta. L’ospitalità ai partecipanti sarà offerta dal consorzio degli operatori di Garda Lombardia e dal Gruppo Alberghiero Hortsmann. In piazzetta funzioneranno anche stand gastronomici. Saranno presenti la Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale – partner dell’iniziativa, ente non profit (presieduto dal prof. avv. Emmanuele F. M. Emanuele) che opera nei campi sanitario, della ricerca scientifica, sociale e del welfare, educativo e formativo, culturale ed artistico – nonché i velisti dello Yacht Club di Cortina, i giovanissimi campioni italiani delle squadre veliche di Gargnano, Salò e Fraglia Desenzano, i progetti di vela-terapia di  Hyak Onlus e del Circolo Nautico di Portese, “Eos la vela per tutti-Michele Dusi" di Verona, le classi veliche Dolphin e Protagonist 7.5, il circuito multisport “Sognando Olympia”.
L’evento sarà in diretta televisiva su Teletutto e nel web attraverso il sito dell’emittente, al link “LIVE” (dalle ore 11 di domenica mattina). La regata con 80 barche al via salperà alle ore 13 con i giovani velisti di Gargnano, Desenzano e Salò. Nel pomeriggio di domenica chiusura con lo spettacolo dei comici, band musicali e dj.

Il lancio del giavellotto stile Parry O' Brien

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Considerata la schizofrenia dell'atletica nella spasmodica ricerca di novità nei regolamenti (vedere le ultime regole di una manifestazione fatta a Ostrava, roba da manicomio), dove l'unico intento che traspare chiaro è quello di distruggere tutto quello fatto prima, ho trovato una nuova disciplina da proporre. Basta con il solito lancio del giavellotto, ci vuole qualcosa di nuovo fra un fuocherello d'artifico e l'altro...

Ho trovato questo video (scendere un po' con il mouse, la pubblicazione è stata fatta qualche giorno fa)  sul sito del mio amico Dan Mecca (mi ha sempre detto: il mio vero nome è italiano, Dante). Chi è Dan Mecca? Così lo presenta, spero sia aggiornato, il sito del Manhattan College:"Now in his 24th season as head coach of the track & field program (and 31st season overall) at Manhattan College, Dan Mecca is the longest tenured head coach at Manhattan". Dunque uno che un po' di atletica l'ha masticata, che dite? Dan è un uomo pacato, educato, appassionato del suo lavoro, grande tecnico di lancio del martello, ha allenato, consigliato, preparato programmi per decine, direi centinaia, di lanciatori di martello. Ho pranzato insieme a lui a Eugene, nel 2014, Campionati mondiali juniores: al tavolo sono venuti a salutarlo almeno una ventina di atleti, giovani, meno giovani, oggi allenatori nei Colleges. È pure una persona arguta e curiosa, e sul sito ci sono sempre un sacco di informazioni e curiosità. Dove ho trovato appunto quella che propongo per l'inserimento nelle prossime discipline riconosciute. Ma vi dirò di più: proporrò ai miei amici dell'Atletica Virtus Castenedolo di inserire questa bizzarria, come test, al prossimo Virtus Lancio Story, edizione numero 36, in programma sabato 27 ottobre. Si tratta di questo: lanciare il giavellotto come se fosse il lancio del peso con lo stile chiamato «dorsale», quello inventato nei primi anni '50 dal californiano Parry O'Brien, lungamente primatista del mondo, campione olimpico nel '52 e nel '56, argento ancora a Roma '60 e infine quarto a Tokyo '64, dove fu scelto come portabandiera della sfilata della squadra USA.

Dimenticavo, ho una proposta anche per la Federazione italiana, che mi pare di aver udito che è alla ricerca di un cittì o simil cadrega, oggi l'importante non è la sostanza ma cambiare i nomi. Allora, a fine anno, Dan Mecca si ritira dal suo posto di Head Coach al Manhattan College, la F.I.D.A.L. potrebbe fargli una proposta. In fondo, come età, è ancora un giovanotto. Ma pare che ci sia concorrenza, molti fanno ressa alla porta, anche stranieri...

Nella foto, scattata a Tampere, in occasione dei Campionati del mondo juniores, sorry U20, Dan Mecca (a sinistra) con il tecnico piacentino Ennio Buttò. Dan era nello staff della squadra statunitense: un ritorno, era già stato capo allenatore nel 1990 ai World Junior Championships in Plovdiv, Bulgaria. L'altra immagine riproduce la copertina del book 1995 del Manhattan College: Dan è al centro contornato da quattro dei suoi predecessori, vere e proprie leggende (la parola va di moda...) fra gli allenatori statunitensi.

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