Décastar 40 ans d' émotion

 


SPORT Atletica leggera 
AUTORE Testi: Nicolas Espitalier e Alain Goujon - Foto: Jacques Lavie e Archivio del quotidiano Sud Ouest
EDITORE Sud Ouest - Stampato nella Litographia Roses, Gavà, Spagna - 2016
CONTENUTO Alternando pagine di brevi e garbati scritti con fotografie delle varie edizioni sono stati messi insieme i 40 anni di questo meeting che, quasi sempre, chiude la stagione  in questa città di Talence che fa tuttuno  con la bella Bordeaux e le limitrofe campagne famose per i loro vini che ormai hanno raggiunto, e superato, prezzi da gioielleria! Questo grazioso libro quadrato ricalca nella concezione quello dei 30 anni, più corposo, più fotografico. Noticina: parliamo di anni, in effetti le edizioni sono meno - 36 per la precisione - alcune furono annullate. Un risvolto apprezzabilissimo, almeno per me: ci sono state risparmiate le tiritere dei politici che presentano, auspicano, plaudono e bla bla bla....La sera della presentazione degli atleti allo Stadio di Thouars una signora che rappresentava qualcuno o qualcosa ha cavato dalla borsetta un ammasso di fogli che ha letto per quasi 20 minuti......la prossima volta, per favore, qualcuno le spieghi. Fossi stato un atleta me ne sarei andato. Il libro invece si fa sfogliare e leggere, con piacere. Un bilancio: da Talence sono passati 15 campioni olimpici fra uomini e donne, non solo di prove multiple, come Guy Drut (110 ostacoli), Jean Galfione e Renaud Lavillenie (salto con l'asta), Barbora Spotaková (giavellotto). Non manca qualche grosso svarione, come quello di aver dimenticato il nome di Heike Drechsler fra le campionesse olimpiche (salto in lungo), e cosí il numero sale a 16.
UNA FRASE  
ACQUISIZIONE Omaggio del Comitato Organizzatore del Decastar, Talence 2016 
ANNOTAZIONI Vogliamo raccontare un po' quel 1976, a distanza di quarantanni? Ce ne ha offerto lo spunto la presenza di Guy Drut, campione olimpico sulle barriere alte il 28 luglio, con il quale ho parlato di Brescia, di Sandro Calvesi, dei suoi soggiorni bresciani per allenarsi al Campo Scuole. Oggi il ricciolino sbarazzino si è ingrigito, ma la verve è sempre quella, per due giorni ha tenuto banco, in campo, a tavola, in poltrona. Ha snocciolato ricordi precisi di quel 4 e 5 settembre, di cui ha scritto nella prefazione:"Hormis le 1500 m., tout c'est passé idéalement. J'ai amélioré mes scores dans presque toutes le disciplines et je termine en 7514 pts sur neuf éprouves. Même en courant les trois tours  et demi en six minutes, j'atteignais allègrement le 7800 pts. Performance qui me situait dans le Top 30 mondial. Quel dommage!". Questi i parziali di Drut: 10.5 - 7.56 - 11.16 - 2.01 50.1 / 13.5 - 39.64 - 4.90 - 55.76 - ritirato sui 1500. Se avesse avuto le forze per finire i 1500 con lo stesso tempo di 5:07.00 che aveva corso in un precedente decathlon avrebbe addirittura superato gli 8000 punti! Con i punti fatti a Talence, sarebbe stato quindicesimo nella finale olimpica appena dietro a Philippe Bobin, figlio di quel grande monsieur dell'atletica francese, Robert, atleta, direttore tecnico e poi presidente, un uomo che ho avuto modo di apprezzare, e davanti all'altro transalpino Gilles Gemise-Farreau, 17esimo.

La mia copia porta le dediche e le firme di Guy Drut, William Motti, Alain Blondel, Christian Plaziat (5 vittorie a Talence), Marie Collonvillé. Piena di significati per me la dedica di Jean-Yves Cochand. Merci, J-Y!