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Secondo gradito regalo (il primo è stato il bib numero 1992, che ho già segnalato in questo stesso spazio) dell'amico Luis Saladie Lafuente, quando mi hanno fatto finire il mio lavoro alla Federazione internazionale di atletica nel dicembre 2016. È il photofish originale dell'arrivo della finale dei 1500 metri uomini, vinta da Fermín Cacho sul marocchino Rachid El Basir e sul mezzofondista del Qatar, Mohamed Suleiman, settimo Noureddine Morceli. Gara lenta (3:40.12 il tempo finale di Cacho), ma indimenticabili gli ultimi 400 metri dello spagnolo che li corse in 50.4, con una progressione straordinaria. Per gli spagnoli aficionados de atletismo quella vittoria ha un posto speciale nella storia delle loro partecipazioni ai Giochi Olimpici: Cacho è stato la prima medaglia d'oro in una disciplina in in pista, mentre - come mi ha ricordato Luis, con precision, gracias - il primo oro cronologicamente fu quello di Daniel Plaza sui 20 chilometri di m arcia: 31 luglio il marciatore, 8 agosto il mezzofondista. Quattro anni dopo, ad Atlanta, il tenace atleta di Soria fu sul punto di ripetere l'impresa: lottò fino alla fine nonostante l'intoppo della caduta di El Guerrouj che lo costrinse ad uno slalom; stavolta fu medaglia d'argento. |