L'uomo locomotiva Achille Bargossi, autobiografia e memorie


SPORT Sport pedestre nel Secolo XIX
AUTORE Achille Bargossi, figlio della "forte e patriottica Romagna". 
EDITORE Tipografia Fratelli Gherardi - Forlì - 1882
CONTENUTO Lo lascio descrivere al bravo Achille. "Nato di popolo...trascorsi la prima giovinezza contrastando all'avversa fortuna un tozzo di pane onorato. Lavorai prima di vivere...". "Accingendomi a parlare della prima prova pubblica da me sostenuta, mi sento vivamente commosso. Si fu il giorno 21 agosto 1873. Scrivo oggi per la prima volta questa data, eppure non m'è mai uscita dalla memoria. Gli è che io annettevo importanza grandissima a quel primo esperimento in un esercizio, fin allora da tanti trascurato. Si trattava di provare fin dove può spingersi la resistenza dei garretti d'un uomo. In quel giorno adunque io ero entrato...".
UNA FRASE L'incipit:"Non è senza trepidazione ch'io mi decido a render pubbliche queste mie «Memorie» per mezzo della stampa. Nè a questo sarei venuto, se la dolce insistenza degli amici ed anche di autorevoli personaggi che mi onorano della loro benevolenza, non mi vi avesse costretto. Egli è ben certo che queste povere pagine non potranno piacere a coloro che non apprezzano quei sentimenti nobili e generosi, i quali, come il ben inteso amor proprio, il patriottismo sincero e la volontà di crescer lustro al proprio paese, possono fare di un oscuro soldato un eroe, di un ignorato operaio un esimio scienziato. Scrivo per gli uomini di cuore...".
ACQUISIZIONE Ho due copie di questo libricino, purtroppo entrambe in fotocopia, io cerco di collezionare originali. La prima è fatta dalle fotocopie, poi da me fatte rilegare, che mi diede tanti anni fa Bruno Bonomelli, direi negli anni '70, quando già mi ero trasferito a Brescia e frequentavo assiduamente la sua casa in via Sanson. La seconda viene direttamente dal "Lascito  Rosetta e Bruno Bonomelli": fotocopie fatte rilegare dallo storico bresciano in tela bordeaux con la copertina incollata. In definitiva, la fotocopia della fotocopia. Interessanti sono le sue note e i suoi appunti, egli aveva la apprezzabile abitudine di chiosare, correggere, annotare, collegare con altre pubblicazioni, aggiungere date di nascita e di morte di personaggi che andava incontrando nelle sue ricerche (per esempio l'altro podista romagnolo Luigi Bertaccini, di Meldola, che per alcuni anni fu compagno di viaggi del Bargossi).
ANNOTAZIONI Una, curiosa. Quando Bargossi inizia il suo racconto della sfida del 21 agosto 1873 narra che "in quel giorno adunque io ero entrato per berne un goccio di quel buono nell'osteria all'insegna del Ponticello fuori di Porta Venezia...ad un tavolo vicino al mio erano seduti due noleggiatori di cavalli e vetture" i quali magnificavano le qualità dei loro quadrupedi "tra un bicchiere e l'altro di Rocca Grimalda". Bonomelli, a margine, annota "Consorzio Agrario Provinciale di Alessandria, Cantine di Rocca Grimalda e Capriate d'Olza", segue un numero di telefono. Bruno, curiosissimo di vini - non era da meno il palato della signora Rosetta - si recò, in seguito a quella lettura, a Rocca Grimalda almeno una volta l'anno a comprare quel vino. Terra del Monferrato dove trionfano  Dolcetto, Barbera, Cortese, il Monferrato Rosso ottenuto da uve Albarossa. Storia dello sport pedestre senza dimenticare un bicchiere "di quello buono" come il Bargossi: BiBis era anche, e soprattuto, questo, non quello di certi stereotipi idioti.