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Piccolo elogio della bicicletta

SPORT  Ciclismo
AUTORE  Éric Fottorino
EDITORE  excelsior 1881 / Collana dettagli, 2009 - Pubblicato da Éditions Gallimard, Paris, 2007 con il titolo Petit éloge de la bicyclette
CONTENUTO Un atto d' amore al mezzo meccanico e a quel grande sport che è il ciclismo. Fottorino fu protagonista, a 41 anni, di una esperienza davvero singolare ed eccezionale: lui, giornalista, inviato, divenne ciclista per sei giorni  insieme ai professionisti, al "Midi Libre" del 2001. La classica era patrocinata dal suo quotidiano, corse tutte le tappe, il racconto, scritto in punta di penna, è lì in 42 pagine tutte da leggere. Verso la fine:"I corridori, quelli veri, mi mancheranno...Io, invece, avrò finito. Sei giorni della mia vita, sei giorni della loro vita, ma non le stesse vite. Una volta attraversato lo specchio, bisogna saper tornare indietro...Grazie a quei professionisti che mi hanno concesso di sognare nella loro scia". Il capitolo "Elogio di qualche ciclista" è da antologia:Luis Ocaña (il suo idolo, "lo adoravo"), Eddy Merckx il Cannibale, Charly Gaul (il mio idolo), Luison Bobet, Jacques Anquetil, le generazioni 1950 - 1970. L'elogio della Parigi - Roubaix, con la frase di Marc Madiot:"Quel giorno bisogna amare al massimo la propria bicicletta. Su quel sellino bisogna aver voglia di farsi del male".
UNA FRASE "Pedalo sempre e da sempre. Lungo i rettilinei e le curve che dall'infanzia portano a un'età considerata adulta, con una piccola bicicletta in testa che non smette di farmi girare in tondo su questa terra tonda, come se la vocazione principale della bicicletta fosse smussare gli angoli del mondo".
ACQUISIZIONE Acquisto, Euro 10,50
ANNOTAZIONI Éric Fottorino (nato Chabrerie, a Nizza, nel 1960) ha un cursus honorum come grande giornalista e scrittore al migliore giornale che si pubblichi sul nostro globo: il francese Le Monde. Entra a far parte della redazione nel 1986; dal 1995 al 1997 è inviato per i grandi reportage; nel 1998 promosso al grado di redattore capo e infine nel 2003 columnist. È stato l'uomo che ha preparato la trasformazione del quotidiano, lanciato nel 2005; nel marzo 2006 viene nominato direttore della redazione e un anno più tardi direttore del giornale. A seguito delle vicende finanziarie del gruppo editoriale diventerà presidente del Consiglio di amministrazione e presidente del direttivo del Gruppo, posizione da cui sarà rimosso nel 2010.

 

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