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I cinque cerchi rossi - Il dramma dell'URSS fra l'invasione dell'Afghanistan e il boicottaggio dei giochi olimpici

SPORT Giochi Olimpici e politica 
AUTORE Vittorio Zucconi
EDITORE Rizzoli Editore, Milano - Finito di stampare nel mese di agosto 1980 - Prima edizione: settembre 1980 
CONTENUTO Una chiave di lettura giornalistica, e quindi non pallosa, per questo libro che ha quarant'anni ma che ho letto adesso con grande interesse, e la cui lettura consiglio a chi piace la storia dei Giochi Olimpici moderni. Quelli ospitati a Mosca nel 1980 dall'Unione Sovietica, che aveva investito tutta la sua potente macchina statale sulla più grande manifestazione sportiva mondiale, ebbero quasi più eco politico che sportivo. L'invasione dell'Afganistan, il boicottaggio degli Stati Uniti e delle Nazioni con loro allineate, la vita della città prima e durante i Giochi vista con gli occhi di un osservatore che era corrispondente dalla città del Cremlino per il «Corriere della Sera». Un percorso civile, politico, sportivo, di una attualità sorprendente. I rapporti con il Comitato olimpico internazionale, l'impegno totale delle strutture organizzative, la voglia di usare lo sport come arma non secondaria - perlomeno inoffensiva - della Guerra Fredda. Nonostante le ingenue illusioni dei sognatori decubertiniani, lo sport è sempre stato uno strumento politico nelle mani dei potenti. Le medaglie hanno sempre avuto un valore ben al di là di quello fittizio sportivo, che appaga gli atleti.
UNA FRASE Scrisse Zucconi a pagina 106:«Il prezzo del privilegio è elevatissimo e la pressione che si esercita su questi atleti perchè vincano sempre e possano rimanere così nella élite dei "più uguali degli altri" è tremenda. Ovunque nel mondo lo sport professionale, dunque ormai anche quello olimpico, si è trasformato in una spaventosa macchina schiacciasassi che chiede a ragazzi e ragazze di vent'anni stress psicofisici assurdi». Nelle pagine che seguono l'autore tratta di doping, dei centri di alta specializzazione, della costruzione dell'uomo/donna campione. Lo si è sempre saputo, ma chi doveva agire cosa ha fatto? Nulla. E si è arrivati 39 anni dopo a decidere l'espulsione della Russia attuale - continuazione della Unione Sovietica - dai futuri Giochi Olimpici. Non lo trovate un po' ridicolo? Io sì. Dove siete stati finora «padroni del vapore» sportivo? Dormivate? Vedevate e tacevate? E Gli altri? Solo i russi si drogano adesso? Ho notato una strana edipemia di squalificati kenioti...ma non erano dotati da Dio di carattetistiche atletiche uniche?
ACQUISIZIONE Una operazione di scambio con lo Studio Bibliografico Il Piacere e il Dovere, di Andrea Donati - Vercelli, Piazza Pajetta, 8 - www.donatilibri.it - Non è specializzato in libri di sport, ma ha nel suo catalogo una bella offerta di pubblicazioni di ciclismo, elencate nel catalogo 78 / 2019. Se poi siete appassionati di montagna, qui siete nel posto giusto
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