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In questa Sezione pubblico e commento le nuove acquisizioni della “Collezione”, siano esse libri o riviste, ma anche poster, quadri, magliette di atleti, scarpe, numeri di gara, medaglie, francobolli, ecc., materiale che già ora è presente nelle due sale di esposizione (circa 150 metri quadrati, forse qualcosa di più che di meno), situate nell’edificio in via Monsignor Giacomo Tavernini, 35, a Navazzo, località nel Comune di Gargnano, sul lago di Garda. La “Collezione” presenta due nuclei essenziali: i Giochi Olimpici e l’atletica, ma non rifiuta certo anche altri sport, in particolare alcuni che mi hanno sempre entusiasmato, come rugby, ciclismo, tennis, pallacanestro; non manca neppure il calcio. 

Una spiegazione è dovuta. Qualcuno mi ha fatto notare che, talvolta, parlo di libri che non sono novità. Certo. Il motivo è che presento e commento solo i libri che ho davvero letto. Questo vale per le opere, diciamo così “di lettura”. È ovvio che una pubblicazione statistica non la leggo cifra per cifra, ma anche in questi casi sfoglio, conosco i contenuti, cerco di fissarli nella memoria, e questo può sempre tornare utile, soprattutto in caso di ricerca saper dove trovare quello che serve fa risparmiare un sacco di tempo. 

Il prossimo passo determinante sarebbe quello di porre mano ad un catalogo dell’esistente. Me lo ripetono in tanti, come se non lo sapessi da solo, ma dire agli altri quello che dovrebbero fare, e farlo realmente, beh, ce ne corre. Chissà che prima o poi non riesca anche ad iniziarlo. Quanto a finirlo, quien sabe?, dovrebbe darmi un aiuto determinante il buon Dio. Ma non gli ho ancora chiesto se è d’accordo. 

Un ringraziamento che sgorga dal cuore: a tutti quelli che mi hanno dato e continuano a darmi pezzi per la “Collezione”. Quando l’occhio corre sulle pareti e sugli scaffali mi sovvengono nomi, facce, amicizie, affetti, taluni perduti. Sappiate che quello che avete dato a questo angolino della memoria non andrà invece perduto.

 

Lancillotto e Nausica, rivista di critica e storia dello sport

Pubblicato 22 Ottobre 2014

 



SPORT Storia dello sport
AUTORE Vari
EDITORE Coop. Lancillotto e Nausica
CONTENUTO Presentiamo qui due numeri 1-3 del 2011 e 1-3 del 2012. Sono numeri monografici, piuttosto corposi, raggiungono le 250 pagine.

Il volume del 2011 (fascicolo n.44) ha come tema "Le Americhe". Si apre con un lungo saggio di un carissimo amico, Marco Martini, dal titolo "Agonismo, Rito e leggenda, alla riscoperta della cultura degli amerindi". Martini è uno dei non molti studiosi seri delle culture millenarie dei nativi d'America, autore di lavori parziali (per ora...) su questo affascinante e scarsamente indagato mondo. Dopo il saggio di Martini una serie di ricerche di grande fascino, che aprono pagine sicuramente sconosciute ai cosiddetti "sportivi", che si limitano a ripetere stantie formule circa la nascita  ottocentesca di quello che siamo abituati a chiamare sport.

Il volume del 2012 (fascicolo n.45) porta il titolo "Identità e appartenenza". La domanda che ci si pone è la seguente (tratta dalla presentazione del volume):"...lo sport, nel suo essere discorso sul corpo e la corporalità, nel suo avere a che fare con l'etica, la politica, l'economia, l'estetica, e perchè no, la moda, nel suo organizzare vere e proprie assiologie, come entra nel gioco complesso e affascinante, della costruzione di identità?". Debutta, in apertura, la firma di un altro mio amico di grande spessore culturale, Sergio Giuntini, che ha insegnato Storia dello Sport alla Facoltà di Scienze Motorie dell'Università Statale di Milano, oggi scrive libri, saggi, tiene conferenze. Tema affascinante "Sport, Identità e Indipendenza, tre esempi di autodeterminazione attraverso lo sport: Catalogna, Paesi Baschi e Irlanda", un tema attualissimo (siamo nel 2014) per le due regioni della Spagna, in particolare la Catalogna andrà al voto per una forma di indipendenza il prossimo 9 novembre.

Ogni numero è poi arricchito da ulteriori saggi, dalle storie delle Società italiane che abbiano più di 100 anni di vita, da recensioni di libri, abstracts, profili degli autori.

UNA FRASE  
ACQUISIZIONE Omaggio della Direzione della rivista, un particolare ringraziamento a Paolo Ogliotti
ANNOTAZIONI Uno "strumento" che non dovrebbe mancare nelle letture di chi si occupa di sport in senso culturale. La rivista si acquisisce con abbonamento annuale. Chiunque fosse interessato può mettersi in contatto con questo indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   o visitare il sito Internet www.lancillottoenausica.it

 

A World History of Relays

Pubblicato 21 Ottobre 2014

 



SPORT Atletica leggera
AUTORE Contributors: Mark Butler, Ottavio Castellini, Imre Matrahazi, David Miller, Roberto L. Quercetani, Mel Watman
EDITORE International Athletics Foundation, produced by EditVallardi - Oreno di Vimercate - Stampa e legatura Peruzzo Industrie Grafiche - Mestrino (Padova) - Aprile 2014 
CONTENUTO Nell'anno in cui la Federazione internazionale ha deciso di proporre un evento mondiale tutto riservato alle staffette (IAAF World Relays, ospitate a Nassau, Bahamas) la International Athletic Foundation ha promosso la pubblicazione di un volume sulle staffette. È il completamento della collana, quasi una enciclopedia, che, negli anni, ha approfondito tutti i vari gruppi di discipline atletiche, avendo come base la Storia dell'atletica mondiale di Roberto L. Quercetani. A questa pubblicazione, voluta e gestita da Pierre Weiss, insieme con l'editore Roberto Vallardi, che ha curato e pubblicato tutti i volumi della serie di storia dell'atletica, sono stati chiamati anche altri storici e statistici, ciascuno incaricato di una parte specifica. I nomi li leggete alla voce "Autore". La materia è divisa in quattro capitoli: la storia delle più conosciute forme di quartetti (i classici 4x100 e 4x400, poi 4x200, 4x800, 4x1500 e 4x1 Miglio, quest'ulima un po' meno nota ma non priva di una sua storia), la evoluzione dei primati mondiali, i risultati dei Giochi Olimpici e dei Campionati del mondo, per chiudere con una lista TOP 10 di ogni tempo. Ovviamente, sempre per uomini e donne.
UNA FRASE  
ACQUISIZIONE Dalla I.A.F., come co-autore
ANNOTAZIONI Ho voluto togliere un po' di polvere dalla memoria prima che se ne accumuli molta. Ho sfogliato le pagine dei risultati della 4x100 ai Giochi Olimpici. La prima volta della staffetta veloce fu a Stoccolma 1912, da allora 23 edizioni fino a Londra 2012. Con orgoglio ho contato, a partire da Los Angeles '32, dodici presenze in finale del quartetto azzurro, con tre medaglie: bronzo a Los Angeles '32, argento a Berlino '36 e ancora bronzo a Londra '48. Roba da mangiarsi le dita a Roma '60: quarta l'Italia a un centesimo di secondo dalla Gran Bretagna (40.32 a 40.33). Amara constatazione invece osservando il passato prossimo: dal 2004 il nome "Italy" è sparito dalle prime otto del mondo. E anche a Nassau, lo scorso maggio, niente Italia nella 4x100 o nella 4x200, rammentando che in questa ultima l'Italia, proprio con Pietro Paolo Mennea, stabilì il primato del mondo con 1:21.5, nel 1972. Sarebbe stata una forma per onorare davvero la memoria di un grandissimo atleta, tante volte protagonista delle staffette.

Richieste di acquisto possono essere inoltrate alla I.A.A.F. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

1957 British Athletics Record Book

Pubblicato 20 Ottobre 2014


SPORT Atletica leggera
AUTORE Ross McWhirter, Ian Buchanan &  Norris McWhirter
EDITORE Published by McWhirter Twins Ltd., 222 The Strand, London, March 1957
CONTENUTO United Kingdom All-Time lists al 1 gennaio 1957, le migliori prestazioni stabilite sul suolo britannico, le British Empire Best Performances, vale a dire le liste dei Paesi aderenti al Commonwealth, le migliori prestazioni su distanze non-standard (a dire 1000 metri o le 1000 yards, etc) e infine un TOP 10 delle liste britanniche femminili di ogni tempo.
UNA FRASE "This is the first comprehensive compilation of British all-time athletic personal best performances to be publishedIt is our eventual aim to establish the 100 best British performers of all-time in the standard track and field events". Prima compilazione che ci riserva tante scoperte o, per taluno, riscoperte. Prendete le 100 yards: in vetta campeggia ancora il nome di Eric Liddell, proprio lui, quello che ai Giochi Olimpici di Parigi '24 non volle correre di sabato perchè è il giorno del riposo e dedicato al Signore. Il 9.7 ottenuto nel luglio del 1923 allo stadio di Stamford Bridge è sempre lì. Harold Abrahams è ancora nei primi dieci nei 100 metri, e poi ai vertici o molto vicino nomi mitici: Bannister, Hewson, Pirie, Chataway, Ibbotson, Sando, Norris, Wooderson, a dire la nobiltà del mezzofondo e del fondo, accanto a Don Finlay, ostacolista eterno. Una finezza tutta British: David Burghley, nato David Cecil, primatista mondiale sulle 440 yards ostacoli, grande avversario e amico di Luigi Facelli, soffiatore di vetro, Lord, futuro presidente della Federazione internazionale, viene censito nelle liste di questo gioiellino di libro come Marquess of Exeter, il suo titolo nobiliare! Un altro personaggio che ha avuto un ruolo nella I.A.A.F è Sir Arthur Gold, per anni tesoriere onorario:  il suo nome è nella lista del salto in alto con 1.902 (1937), conversione dalla misura inglese. Conversione fatta a mano con la sua tipica minuta scrittura da Bruno Bonomelli, 'a ridatecelo, per favore! quello era uno storico e uno statistico. E toglieteci dai piedi certi somari odierni, scopiazzatori, orecchianti e nient'altro.
ACQUISIZIONE Donazione Rosetta e Bruno Bonomelli
ANNOTAZIONI I gemelli McWhirter sono portatori di storie personali non comuni, e anche tragiche. Insieme inventarono quello che poi divenne The Guinness Book of Records. Ross e Norris vennero presentati all'editore da Chris Chataway, che lavorava in quell'azienda. Chataway è il corridore immortalato in una famosa foto sui 5 mila metri ai Giochi Olimpici di Helsinki '52: quando era insieme a Zatopek e Mimoun nell'ultima curva per disputarsi le medaglie mise un piede sul cordolo e finì lungo e disteso; terminò ancora quinto. Fu campione del Commonwealth e secondo agli Europei, nell'anno 1954. Dopo i Giochi di Melbourne '56 (11esimo sui 5 mila), entrò nella carriera televisiva che muoveva i primi passi. Fu deputato del Partito Conservatore. Chris Chataway è morto il 19 gennaio 2014. Ross incontrò invece una fine violenta: attivista lui pure del Partito Conservatore, fu assassinato da due appartenenti all'IRA,  Provisional Irish Republican Army, che insanguinò il Regno Unito per decenni. McWirther combatteva apertamente l'IRA, che lo aveva messo nel mirino. Il 27 novembre 1975 fu affrontato dai suoi uccisori appena fuori casa e abbattuto con colpi alla testa e al petto. Norris fu uno degli 11 presenti il 26 agosto 1950, a Bruxelles, alla fondazione della Association of Track & Field Statisticians (c'erano anche Bruno Bonomelli e Roberto L. Quercetani). Nella A.T.F.S. Norris ricoperse la carica di segretario dal 1956 al 1968. Ultima nota su Norris: fu uno dei presenti che, il 6 maggio 1954, cronometrò il primo "sub 4 minuti" sul miglio di Roger Bannister. 

Il libro più conosciuto dei fratelli McWhirter è "Get To Your Marks", scritto nel 1951, un "classico" dell'atletica, che ebbe anche delle ristampe. In "Collezione" ne esistono un paio di copie.

 

Who's Who in Olympic Track & Field - 1960 Edition

Pubblicato 15 Ottobre 2014

 



SPORT Atletica leggera 
AUTORE Lo staff di Track & Field News con l'assistenza di Dick Bank (USA), Ian Smith (GBR) e Heinz Vogel (FRG)
EDITORE Track & Field News, California, U.S.A. 
CONTENUTO In vista dei Giochi Olimpici Roma '60 la celeberrima rivista Track & Field News, a quei tempi il "non plus ultra" per gli appassionati di atletica di tutto il mondo, ripropose una guida (che aveva pubblicato anche nel 1956) per conoscere tutti gli atleti che avrebbero preso parte ai diciassettesimi Giochi. Ho detto "tutti "ma non è affatto vero. Prima discriminante che oggi susciterebbe scandalo e reazioni più che giustificate: la guida contiene le biografie dei soli uomini, le donne non esistono! Sono "biografati" tutti gli atleti statunitensi maschietti e i migliori degli altri Continenti. Schede che serviranno da modello negli anni seguenti. A scorrere quelle 30 pagine si fa un tuffo in quegli anni che ci hanno fatto appassionare per questo sport. Veri e propri miti per quelli della mia generazione: Ralph Boston, Don "Tarzan" Bragg, Lee Calhoun, Al Cantello - quello del giavellotto col tuffo - Hall Connolly, Glenn Davis, e quell'altro Davis, Otis che sarebbe rimasto nella storia per l'arrivo dei 400 metri a pari con il tedesco Carl Kaufman, tutti e due col nuovo primato del mondo, Rafer Johnson, Dallas Long, Parry O'Brien (il mio idolo, con 70 kg volevo fare...il lanciatore di peso...), Al Oerter. La copertina dedicata a John Curtis Thomas, con quella gamba tesa come la corda di un violoncello verso l'asticella, il piede sinistro che ha appena lasciato il terreno, sono pura arte plastica. E poi i non-americani, fra i quali i "nostri" Livio Berruti (indimenticabile campione olimpico), Carlo Lievore (nono), Silvano Meconi (tredicesimo).
UNA FRASE  
ACQUISIZIONE Donazione Rosetta e Bruno Bonomelli 
ANNOTAZIONI In "Collezione" esiste molto materiale sui Giochi Olimpici di Roma '60, dal Rapporto Ufficiale ai programmi giornalieri dell'atletica, più una nutrita serie di pubblicazioni edite prima, durante e dopo i Giochi. Sul tema specifico degli Stati Uniti e delle biografie segnalo una dettagliata pubblicazione del Comitato Olimpico statunitense, comprensiva di tutti gli sports.

 

L'Athlétisme Africain 2014 / African Athletics 2014

Pubblicato 10 Ottobre 2014

 



SPORT Atletica leggera
AUTORE Yves Pinaud
EDITORE éditions Polymédias
CONTENUTO Compilazione delle liste del Continente africano relative all'anno 2013, risultati delle principali competizioni continentali e, dove possibile (ormai quasi tutti) dei campionati nazionali. Liste di ogni tempo, a completamento. Stavolta la copertina è riservata a Murielle Ahouré, cittadina della Costa d'Avorio ma residente da parecchi anni negli Stati Uniti dove si è laureata in criminologia alla Università di Miami. Nei grandi campionati mondiali  indoor e outdoor degli anni 2012 - 2014 ha collezionato cinque secondi posti nelle gare di sprint.
UNA FRASE  
ACQUISIZIONE Nell'ambito del mio lavoro quotidiano alla I.A.A.F.
ANNOTAZIONI Il "veterano" delle compilazioni continentali, questa è la 33esima edizione. Pinaud iniziò negli Anni '60, con dei fogli a ciclostile. In "Collezione" esistono tutte le edizioni a partire dagli Anni '80 (quando collaborava anche il tedesco Walter Abmayr, che lavorava in Kenya con un progetto di sviluppo sportivo finanziato dal Governo tedesco); esistono anche alcune edizioni "artigianali" precedenti, dono di Pierre Weiss, che ha ricoperto per molti anni i ruoli di Direttore Generale e poi di Segretario Generale alla Federazione mondiale di atletica.

 

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