In questa Sezione pubblico e commento le nuove acquisizioni della “Collezione”, siano esse libri o riviste, ma anche poster, quadri, magliette di atleti, scarpe, numeri di gara, medaglie, francobolli, ecc., materiale che già ora è presente nelle due sale di esposizione (circa 150 metri quadrati, forse qualcosa di più che di meno), situate nell’edificio in via Monsignor Giacomo Tavernini, 35, a Navazzo, località nel Comune di Gargnano, sul lago di Garda. La “Collezione” presenta due nuclei essenziali: i Giochi Olimpici e l’atletica, ma non rifiuta certo anche altri sport, in particolare alcuni che mi hanno sempre entusiasmato, come rugby, ciclismo, tennis, pallacanestro; non manca neppure il calcio.
Una spiegazione è dovuta. Qualcuno mi ha fatto notare che, talvolta, parlo di libri che non sono novità. Certo. Il motivo è che presento e commento solo i libri che ho davvero letto. Questo vale per le opere, diciamo così “di lettura”. È ovvio che una pubblicazione statistica non la leggo cifra per cifra, ma anche in questi casi sfoglio, conosco i contenuti, cerco di fissarli nella memoria, e questo può sempre tornare utile, soprattutto in caso di ricerca saper dove trovare quello che serve fa risparmiare un sacco di tempo.
Il prossimo passo determinante sarebbe quello di porre mano ad un catalogo dell’esistente. Me lo ripetono in tanti, come se non lo sapessi da solo, ma dire agli altri quello che dovrebbero fare, e farlo realmente, beh, ce ne corre. Chissà che prima o poi non riesca anche ad iniziarlo. Quanto a finirlo, quien sabe?, dovrebbe darmi un aiuto determinante il buon Dio. Ma non gli ho ancora chiesto se è d’accordo.
Un ringraziamento che sgorga dal cuore: a tutti quelli che mi hanno dato e continuano a darmi pezzi per la “Collezione”. Quando l’occhio corre sulle pareti e sugli scaffali mi sovvengono nomi, facce, amicizie, affetti, taluni perduti. Sappiate che quello che avete dato a questo angolino della memoria non andrà invece perduto.
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Centenario de carreras oficiales en Bizkaia
Correre
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SPORT | Atletica leggera |
AUTORE | Jean Echenoz, che ha ricevuto il Prix Goncourt nel 1999, il premio letterario francese più prestigioso, creato nel 1903. | |
EDITORE | Pubblicato nel 2008 da Le Éditions de minuit www.leseditionsdeminuit.fr, casa editrice francese creata nel 1941 a Parigi durante l'occupazione nazista. Prima edizione italiana nel 2009 per Adelphi Edizioni s.p.a. Milano - Prima edizione nella collana "Gli Adelphi": giugno 2014. Traduttore Giorgio Pinotti il quale si è avvalso "dei preziosi consigli" di Giorgio Rondelli. | |
CONTENUTO | "I tedeschi sono entrati in Moravia.Sono arrivati a cavallo, in macchina, in motocicletta, in camion, ma anche in carrozza...". "I sovietici sono entrati in Cecoslovacchia. Sono arrivati in aereo e su carri d'assalto. Prima con un volo Aeroflot...poi con altri veivoli, caccia Mig e giganteschi Antonov An-12 che recano impressa la stella rossa...". Storia di una vita racchiusa fra due invasioni, è la storia di Emil "...un ragazzone biondo dal viso triangolare, piuttosto bello, piuttosto tranquillo e che sorride sempre, e allora gli si vedono i dentoni. Ha gli occhi chiari, la voce in falsetto e una pelle bianchissima che non sopporta il sole...". È la storia de Emil "...il mese prossimo compirà quarantasei anni. È sempre un bell'uomo nonostante la calvizie, sempre aperto, sempre molto calmo anche se stasera, contrariamente alle abitudini, non sorride. Stasera non gli si vedono i dentoni". È la storia di Emil, che tutti noi conosciamo com Zátopek, ma per Echenoz è sempre e solo Emil. Non ci sono raffiche di tempi, uno solo, quasi di forza, nella storia della sua partecipazione ai campionati delle forze alleate a Berlino, lui unico atleta dell'esercito cecoslovacco. Una storia nella storia tutta da leggere. Un uomo mite, che di corsa ha realizzato ciò che non è riuscito a nessun altro. Ci si innamora di Emil, ci si commuove. Anche senza una abbuffata di tempi di passaggio e primati. | |
UNA FRASE | Emil non Zátopek. Echenoz scrive a pagina 97:"Un cognome, Zátopek, che non diceva niente, che era solo un buffo cognome, e ora echeggia universalmente in tre sillabe mobili e meccaniche, implacabile valzer a tre tempi, rumore di galoppo, rombo di turbina, ticchettio di bielle o di valvole ritmato dal k finale, preceduto dalla z iniziale che già schizza via: fai zzz e in un attimo schizza via, come se questa consonante fosse uno starter". | |
ACQUISIZIONE | acquistato sul sito lafeltrinelli.it, Euro 8.50 | |
ANNOTAZIONI | Dio, che meraviglia se tutti scrivessero di atletica in questo modo! Forse questo sport avrebbe qualche appassionato in più dei soliti quattro gatti integralisti del millesimo di secondo al tempo di passaggio ai 278 metri o del millimetro nel salto triplo. È un romanzo, non è storiografia dell'atletica, siamo d'accordo, ma ormai di storie del nostro sport ne sono state scritte a bizzeffe e alla fine sono quasi tutte uguali. Adesso avremmo bisogno di storielle umane, di scrittori più che di statistici, di qualcuno che sappia divertire i lettori piuttosto che annoiarli. E questo libro del francese Echenoz si legge d'un fiato, ne esce un ritratto vivo, umano, dove anche gli sbuffi della "Locomotiva" non sono più l'effetto della fatica bestiale ma di "uno sforzo irrisorio" (pagina 53).
Mi dicono che sono già stato denunciato al Tribunale della Santa Inquisizione Atletica per eresia e che, quasi sicuramente, verrò messo al rogo per quello che ho scritto. |
Annuario sportivo dei Giovani Fascisti e delle Giovani Fasciste - Anno XV
L'uomo locomotiva Achille Bargossi, autobiografia e memorie
Luigi Facelli - Come si diventa atleta
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SPORT | Atletica leggera |
AUTORE | Luigi Facelli | |
EDITORE | Gazzetta del Popolo - Società Editrice Torinese - Corso Valdocco, 2 - Torino - Quaderno della serie "Lo sport del popolo" - 1934, Anno XII - costo: lire 2 | |
CONTENUTO | Questo raro opuscolo dallo strano formato (32 pagine, 16 x 27) si apre con una introduzione dell'avvocato torinese Mario Nicola (Torino 1882 - Roma 1936), che fu atleta mezzofondista nei primi anni del Novecento, campione d'Italia all'epoca dell'Unione Pedestre Torinese, e pure calciatore, sempre con la maglia della Audace Torino; esercitò la professione di giornalista alla "Gazzetta del Popolo", storico quotidiano torinese fondato nel 1848 e vissuto per 135 anni fino alla fine del 1983. Questo opuscolo fu edito proprio dal quotidiano che diffondeva anche dei "quaderni" monotematici. La prefazione di Nicola è un omaggio all'uomo e all'atleta Luigi Facelli.
Nelle restanti 23 pagine Facelli (lui, proprio lui? qualcuno per lui? forse lo stesso Mario Nicola mette "in bella" le osservazioni e i consigli di "Luison"?) tratta con chiarezza sorprendente un ventaglio di argomenti di straordinaria efficacia. Leggiamo qualche titolo: Non fate di vostra testa, I segreti della palestra, Passo lungo ed elastico, Lo studio delle attitudini, Una gara per pochi, Non c'è una ricetta unica, Il segreto del successo, Il soccorso delle...fotografie, Evitare gli eccessi. |
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UNA FRASE | Ho preso quella iniziale: "Non penso affatto di compilare un trattato di atletica, ma soltanto di dare qualche nozione utile e pratica, semplificando il più possibile gli argomenti tecnici. Voglia chi mi legge tener sempre presente questa premessa. Il mio opuscolo, insomma, è una specie di «introduzione» all'atletica, un'opera di propaganda. Sarò lieto e pago se riuscirò a creare nuovi proseliti a questo nostro sport". | |
ACQUISIZIONE | Acquistato attraverso il sito Intenet dello "Studio Bibliografico il Dovere e il Piacere" Libreria Antiquaria di Andrea Donati www.donatilibri.it - piazza Pajetta, 8 - Vercelli | |
ANNOTAZIONI | Davvero di grande qualità e quantità il corredo fotografico, di una nitidezza che non t'aspetti in una pubblicazione del 1934. Parecchie foto di Luigi Facelli, di Ninì Beccali, di molti atleti americani, una bellissima dello sprinter Ralph Metcalfe, del tedesco Otto Peltzer, del francese Jules "Julot" Ladoumègue. Cosa strana: non ce n'è neppure una del suo amico-rivale Lord Burghley, sesto Marchese di Exeter. E nessun riferimento nel testo, a parte un accenno nella introduzione di Nicola. |