In questa Sezione pubblico e commento le nuove acquisizioni della “Collezione”, siano esse libri o riviste, ma anche poster, quadri, magliette di atleti, scarpe, numeri di gara, medaglie, francobolli, ecc., materiale che già ora è presente nelle due sale di esposizione (circa 150 metri quadrati, forse qualcosa di più che di meno), situate nell’edificio in via Monsignor Giacomo Tavernini, 35, a Navazzo, località nel Comune di Gargnano, sul lago di Garda. La “Collezione” presenta due nuclei essenziali: i Giochi Olimpici e l’atletica, ma non rifiuta certo anche altri sport, in particolare alcuni che mi hanno sempre entusiasmato, come rugby, ciclismo, tennis, pallacanestro; non manca neppure il calcio.
Una spiegazione è dovuta. Qualcuno mi ha fatto notare che, talvolta, parlo di libri che non sono novità. Certo. Il motivo è che presento e commento solo i libri che ho davvero letto. Questo vale per le opere, diciamo così “di lettura”. È ovvio che una pubblicazione statistica non la leggo cifra per cifra, ma anche in questi casi sfoglio, conosco i contenuti, cerco di fissarli nella memoria, e questo può sempre tornare utile, soprattutto in caso di ricerca saper dove trovare quello che serve fa risparmiare un sacco di tempo.
Il prossimo passo determinante sarebbe quello di porre mano ad un catalogo dell’esistente. Me lo ripetono in tanti, come se non lo sapessi da solo, ma dire agli altri quello che dovrebbero fare, e farlo realmente, beh, ce ne corre. Chissà che prima o poi non riesca anche ad iniziarlo. Quanto a finirlo, quien sabe?, dovrebbe darmi un aiuto determinante il buon Dio. Ma non gli ho ancora chiesto se è d’accordo.
Un ringraziamento che sgorga dal cuore: a tutti quelli che mi hanno dato e continuano a darmi pezzi per la “Collezione”. Quando l’occhio corre sulle pareti e sugli scaffali mi sovvengono nomi, facce, amicizie, affetti, taluni perduti. Sappiate che quello che avete dato a questo angolino della memoria non andrà invece perduto.
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La sfida
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SPORT | Pugilato |
AUTORE | Norman Mailer | |
EDITORE | Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino - www.einaudi.it - Edizione 2012 - Original publication: 1975 by Little Brown & Co, USA - Titolo originale: The Fight | |
CONTENUTO | The Rumble in the Jungle, fu chiamato in questo modo pittoresco ma attrattivo il match valido per il titolo mondiale dei pesi massimi fra George Foreman, campione in carica, e Muhammad Ali, lo sfidante in questo caso. Scenario: lo Stadio di Kinshasa, "che una volta era stata la malvagia Leopodville, centro del commercio di avorio e di schiavi". La data e l'ora: le 4 del mattino del 30 ottobre 1974. C'erano 60 mila persone nello stadio, pochi hanno visto davvero i due colossi boxare tanto erano distanti. La coclusione:"Suonò la campana dell'ottavo round....Quando mancavano venti secondi alla fine, Ali attaccò...scelse quell momento e, appoggiato alle corde, colpí Foreman con un destro e un sinistro, poi si staccò dalle corde lo colpí di sinistro e di destro. Nell'ultimo destro mise ancora il guantone e l'avanbraccio, un pugno rintronante che fece barcollare Foreman in avanti. Ali lo colpí ancora di destro sul lato della mascella...Ora lo colpí con una combinazione veloce...con pugni più duri e ravvicinati, tre destri potenti di fila poi un sinistro...Poi un proiettile delle dimensioni esatte di un guantone da boxe centrò in pieno la mente di Foreman, il miglior pugno di quella nottata sorprendente, il pugno che Ali aveva tenuto in serbo per tutta la sua carriera". Foreman "andò giù come un maggiordomo grande a grosso".
Il match fu voluto e pagato da Mobutu Sese Seko presidente-dittatore della Repubblica Democratica del Congo, poi ribattezzata Zaire. La "borsa" per ciascuno dei due fu di cinque milioni di dollari. "...l'Africa era terra fertile per la follia, e in quella follia Africana due pugili avrebbero ricevuto cinque milioni di dollari ciascuno, mentre a soli mille chilometri di distanza i neri colpiti da una carestia di proporzioni mondiale morivano di fame. Se il combattimento fosse andato avanti per tutti i quarantacinque minuti, i pugili avrebbero guadagnato più di centomila dollari al minuto...". Sono passati più di quaranta anni ma lo sperpero osceno dello sport, a tutti i livelli, non conosce pudore. |
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UNA FRASE | Più di una varrebbe la pena, ma ne riferisco una sola. Durante un incontro con la stampa, Foreman disse:"Non mi ritengo superiore ai campioni che mi hanno preceduto. Il titolo è un prestito che dovrò restituire". Big George e The Greatest in seguito divennero amici. In una dichiarazione pubblica Foreman disse:"Ali è il più grande uomo che abbia mai conosciuto. Non il più grande boxeur , questo sarebbe troppo riduttivo per lui". | |
ACQUISIZIONE | Comprato da www.lafeltrinelli.it, Euro 12.90 | |
ANNOTAZIONI | Ci vuole un grande scrittore per scrivere un grande libro di sport, e non solo sport. Norman Mailer grande lo è stato, anche per la sua controversa personalità e carriera. "Il Nudo e il Morto", romanzo del 1948 basato sulle sue esperienze militari nella Guerra del Pacifico, è uno dei capolavori della letteratura americana del Novecento. |
Carreras a Pie
Stadium, Revista Selecta Ilustrada de Sports
SPORT | Revistas de varios deportes, órgano official del Real Automóvil Club de Cataluña, de la Asociación de Law-Tennis de Cataluña, del Moto Club Deportivo Barcelona, del Real Polo Jockey Club y de la Federación de sociedades deportivas | |
AUTORE | ||
EDITORE | Editorial Deportiva, S.A., Barcelona | |
CONTENUTO | Si trovano brevi articoli di molti sport, belle foto, quasi tutto legato alla attività sportiva in Catalogna e a Barcelona in particolare. | |
UNA FRASE | ||
ACQUISIZIONE | Ho acquistato sette numeri di questa rivista pubblicata a Barcellona al Mercat de Sant Antoni, che si tiene la domenica attorno al mercato barcellonese celebre per la sua architettura modernista. Ne avrei acquistate anche di più (tutte quelle che c'erano) se la signora proprietaria del banco di libri e riviste usate fosse stata un po' più...malleabile. Invece niente: per le sette, a tre Euro l'una, ha voluto 21 Euro, senza trattativa! Ne ho acquistate cinque del 1915, una del 1916 e una del 1919, sempre con un occhio a foto, testi e risultati di atletica. | |
ANNOTAZIONI | In riferimento alle tre copertine che pubblico qui, qualche nota. In quella in alto tal Serra che superò 2.30 con l'asta nel gennaio 1915, con uno stile che non si assomiglia affatto a quello di....Lavillenie! Al centro uno dei più celebrati podisti dell'epoca, Pedro Prat, vincitore, fra l'altro, della Coppa Maluquer sui 10 chilometri, corsi in 34:29.1/5, tempo che viene presentato cone record nazionale. Don Alberto Maluquer era personaggio molto noto nell'ambiente sportivo barcellonese: stimato giornalista, amante di tutti gli sport, era anche organizzatore di corse podistiche. Nel 1916, in una collana che si chiamava "Biblioteca Los Sports", Maluquer fu autore di un libro dal titolo "Carreras a Piè". |
People of Kau
Le paradis bleu de Pierre Quinon
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SPORT | Atletica leggera |
AUTORE | Alain Billouin, prefazioni di Jean Galfione e Renaud Lavillenie, introduzione di Bernard Amsalem, presidente della Federazione francese di atletica | |
EDITORE | Éditions Solar, 2013 www.solar.fr | |
CONTENUTO | Un libro che lascia molta amarezza, tristezza meglio dire, per la fine di un uomo esempio di gentilezza, sensibilità, altruismo. E miscelato all'uomo, l'atleta, un grande atleta. Campione olimpico a 22 anni, ai Giochi di Los Angeles 1984. Grande talento del salto con l'asta, dotato di caratteristiche tecniche eccezionali. Alain Billouin, scrittore che ha affinato la capacità di piegare la parola ai sentimenti attraverso tanti anni di giornalismo al quotidiano L'Équipe, costruisce una storia affascinante, coinvolgente. Ne esce la figura di questo giovanotto che, come dicono i suoi amici, ha interiorizzato tutto, in una personalità che viveva il dolore in maniera solitaria. Il campione olimpico vede staccarsi pezzo a pezzo l'oro della sua medaglia di pari passo con i colpi di maglio che riceve dalla vita. Lo sport, il salto con l'asta non bastano più, cerca altre dimensioni, si aggrappa agli amici, ne ha di solidi e veri, prima alla famiglia e poi ai figli quando arriveranno, ma in seguito se ne staccherà, scavando un altro fossato dentro di se stesso. Va peregrinando per la Francia cambiando abitazioni, clima, paesaggi, tenta la via di una modesta attività commerciale. Sembra trovare nell'arte, nella pittura, la madre consolatrice delle sue irrequietudini, fa progetti, ma piano piano si inaridisce. L'uomo che amava la velocità lanciando le sue moto a 250 km orari ha frequenti cedimenti. Eppure non sarebbe solo se lo volesse, ha attorno ex atleti, la stessa Federazione, che lo aiutano. Ma il suo "paradiso blu" ha perso la luminosità, fino a spegnersi. Il vuoto, quel vuoto che accoglieva il suo atletico corpo scendendo da 5.90 sulle pedane del salto con l'asta, gli aprirà le braccia per l'ultimo volo.
Un libro che fa molto riflettere. |
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UNA FRASE | "Champion olympique à 22 ans: quelle histoire! C'était perturbant pour moi" - "Je ne suis plus rien. Tout est à refaire. J'ai voulu aller trop vite. Cela n'a pas tenu" - Frasi di Pierre Quinon - "Ne meurent véritablement que ceux dont on ne parle plus", Max Gallo. | |
ACQUISIZIONE | Omaggio di Pierre Weiss | |
ANNOTAZIONI | Un libro anche per innamorati dell'atletica. La vicenda umana di Pierre Quinon si colloca all'interno di una stagione epica del salto con l'asta in Francia. Mitici allenatori come Maurice Houvion e Jean-Clude Perrin, la sua ombra George Martin, e una galleria di atleti da riempire le pareti di molti muri della Gloria. In queste belle pagine ritroviamo Patrick Abada, Thierry Vigneron, Jean-MIchel Bellot, Francois Tracanelli, Sergey Bubka, Constantin Volkov, Earl Bell, Billy Olson, Serge Ferreira, Dave Volz, Philippe Houvion, e più tardi, Jean Galfione, campione olimpico nel 1996, pure in terra americana. Per arrivare ai giorni nostri con Renaud Lavillenie. Scorrono nomi, località, date, misure, episodi: è come fare il ripasso di storia del salto con l'asta prima dell'esame. |