In questa Sezione pubblico e commento le nuove acquisizioni della “Collezione”, siano esse libri o riviste, ma anche poster, quadri, magliette di atleti, scarpe, numeri di gara, medaglie, francobolli, ecc., materiale che già ora è presente nelle due sale di esposizione (circa 150 metri quadrati, forse qualcosa di più che di meno), situate nell’edificio in via Monsignor Giacomo Tavernini, 35, a Navazzo, località nel Comune di Gargnano, sul lago di Garda. La “Collezione” presenta due nuclei essenziali: i Giochi Olimpici e l’atletica, ma non rifiuta certo anche altri sport, in particolare alcuni che mi hanno sempre entusiasmato, come rugby, ciclismo, tennis, pallacanestro; non manca neppure il calcio.
Una spiegazione è dovuta. Qualcuno mi ha fatto notare che, talvolta, parlo di libri che non sono novità. Certo. Il motivo è che presento e commento solo i libri che ho davvero letto. Questo vale per le opere, diciamo così “di lettura”. È ovvio che una pubblicazione statistica non la leggo cifra per cifra, ma anche in questi casi sfoglio, conosco i contenuti, cerco di fissarli nella memoria, e questo può sempre tornare utile, soprattutto in caso di ricerca saper dove trovare quello che serve fa risparmiare un sacco di tempo.
Il prossimo passo determinante sarebbe quello di porre mano ad un catalogo dell’esistente. Me lo ripetono in tanti, come se non lo sapessi da solo, ma dire agli altri quello che dovrebbero fare, e farlo realmente, beh, ce ne corre. Chissà che prima o poi non riesca anche ad iniziarlo. Quanto a finirlo, quien sabe?, dovrebbe darmi un aiuto determinante il buon Dio. Ma non gli ho ancora chiesto se è d’accordo.
Un ringraziamento che sgorga dal cuore: a tutti quelli che mi hanno dato e continuano a darmi pezzi per la “Collezione”. Quando l’occhio corre sulle pareti e sugli scaffali mi sovvengono nomi, facce, amicizie, affetti, taluni perduti. Sappiate che quello che avete dato a questo angolino della memoria non andrà invece perduto.
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Il re del mondo - La vera storia di Cassius Clay, alias Muhammad Ali
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SPORT | Pugilato |
AUTORE | David Remnick, giornalista a The Washington Post. Nel 1992 passa al New Yorker, prestigiosa rivista americana di cui diventa direttore nel 1998. Nel 1994 viene insignito del Premio Pulitzer. | |
EDITORE | Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano, Collana Universale Economica, seconda edizione giugno 2014 | |
CONTENUTO | Non è un libro di pugilato, non è un libro di sport. E che sarà mai? Un libro, tout court, che ci insegna il pugilato, lo sport, il giornalismo e la società di un'epoca, un libro che ci arricchisce. Soprattutto un libro scritto stupendamente, come ne vorremmo leggere tanti nello sport e anche nella disciplina che ho (avevo?) nel cuore. Leggi, e ti sembra di aver vicino sul sofa Cassius - Alí. Uno dei migliori libri a soggetto sportivo che abbia letto. | |
UNA FRASE | Sonny Liston:"Un giorno sei il campione e i tuoi amici ti dicono: sì, campione, nessuno al mondo è migliore di te. Poi non sei più il campione e ti ritrovi solo. Dopodichè i tuoi amici, e la gente che si è fatta un bel po' di grana alle tue spalle, non parlano più con te ma di te, e quello che dicono non è quello che dicevano il giorno prima". | |
ACQUISIZIONE | Acquistato, Euro 8.50, on line www.lafeltrinelli.it | |
ANNOTAZIONI | Dai ricordi di Floyd Patterson, incontro del 22 novembre 1965 al Convention Center di Las Vegas. Alì lo stave picchiando di brutto..."Volevo andare a terra con qualcosa che fosse degno di un k.o....nel dodicesimo round, Clay si mise a sferrare pugni come un pazzo...Mi seniti invaso da un senso di felicità. Sapevo che la fine era vicina....Ma poi l'arbitro intervene (si chiamava Harry Krause) e ci divise, per fermare i pugni di Clay...mi avrai visto girarmi verso l'arbitro e scuotere la testa: no, no! Molti pensarono che stessi protestando contro la sua decisione di pore fine all'incontro. IIo volevao essere cvolpito da uno davvero buono. Volevo andar giù con un gran pugno...". L'umanità di Alì. Lui e Patterson si incontrarono nell'aprile del 1966 per una sessione fotografica di "Esquire". Il campione fu magnanimo:"Floyd, dovrebbero darti decorazioni e medaglie per la situazione difficile in cui ti sei trovato...Tutte quelle stele del cinema dietro di te, dovrebbero assicurarsi che tu non debba mai più lavorare un solo giorno nella tua vita". A quel punto - racconta Remnick - Patterson fece al campione il più grande complimento che gli venisse in mente. Lo chiamò con il nome giusto. Lo aveva sempre chiamato Cassyus...Forse saranno anche suonati, ma, conoscendo la brutalità del ring, spesso hanno un cuore. Un suggerimento, per chi lo vuole: leggere "Storie di Boxe" di Jack London. |
Ali, la Leggenda, 1942-2016, campione e ribelle per sempre
Décastar 40 ans d' émotion
Quello del tennis, storia della mia vita e di uomini più noti di me
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SPORT | Biografia che incrocia il tennis, la professione giornalistica, i colleghi, i viaggi, i luoghi, le persone, soprattutto quelle semplici, ritrattini di poche parole che sono dei cammei, come il Peder "rosso e ammazzasette a parole" che porta un piatto di minestrone e mezzo litro di Barbera al prigioniero tognino catturato nella fabbrica del padre di Clerici, a Camerlata, il 21 aprile 1945. |
AUTORE | Gianni Clerici | |
EDITORE | Mondadori Libri S.p.A., I edizione settembre 2015 - www.librimondadori.it | |
CONTENUTO | In ventiquattro capitoli, una appendice (intervista) e un curriculum, la storia di una persona che ha fatto del suo meglio (parecchio) con una racchetta in mano, con i tasti di una Olivetti Lettera non importa quale, dietro a un microfono per cantare in duetto con Rino Tommasi sui campi di tutto il mondo, per scrivere - dice lui - diecimila articoli, romanzi, commedie, per comporre quell sacrosanto monument che è "500 anni di tennis", senza ombra di piaggeria uno dei migliori libri di sport mai prodotti da essere umano. Il tutto con una scrittura discorsiva, ironica, quel tanto sarcastica che non guasta, documentata e rigorosa come deve essere di chi scrive di qualsiasi cosa ma di sport in particolare. La sostenibile leggerezza del bello scrivere, un libro godibilissimo dalla prima all'ultima riga. Ho trovato giudizi su giornalisti (colleghi? un tempo...) che mi hanno onorato e mi onorano della loro amicizia. | |
UNA FRASE | Dicevamo sarcasmo. Sentite questa. Clerici vede giocare Sampras da ragazzetto a Flushing Meadows. Intuisce grandi possibilità, telefona al suo amico Sergio Tacchini e gli consiglia di metterlo sotto contratto. Sampras smarrisce un po' la trebisonda, Tacchini brontola, poi, sentite sentite "... ecco Sampras iniziare la collana di vittorie che l'avrebbe condotto dal primo U.S.Open a quattordici Slam, e avrebbe consentito a Tacchini di inviarmi, quale riconoscimento, ben tre delle sue eleganti camiciole". Parlando della Fiesta de San Fermin a Pamplona:"...mi resi conto che si trattava di un rito, uno di quei riti fatalmente cruenti della civiltà che aveva preceduto quella cattolica, attenta a volte a salvare le bestie, quanto a mandare sul rogo gli eretici".
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ACQUISIZIONE | Acquistato, Euro 17.00 | |
ANNOTAZIONI | Clerici e Pietrangeli. "Una sorta di dialogo tra due amici , che preferiscono dimenticare amori infelici, ingiustizie, risentimenti. Anche se, ed è il mio amico a chiedere di scriverlo, mi onoro di essere, insieme a lui, l'unico italiano ammesso alla Hall of Fame del tennis, nel Museo di Newport. <Ahó, chi l'avrebbe detto che finivamo al museo> ride il giovane ottantenne, con il suo bellissimo sorriso". |
Medaglia di partecipazione al Cross delle Nazioni, Düsseldorf 1977