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Portachiavi olimpico, che racconta una storia

 


SPORT Memorabilia
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CONTENUTO Fotografia, faccia e retro, del portachiavi della camera, nella palazzina del Villaggio Olimpico riservata all'Italia, che Franco Fava occupò durante i Giochi Olimpici a München nel 1972,  oggetto che si tenne al momento di lasciare il Villaggio. La palazzina che alloggiava gli azzurri si trovava in Connollystrasse, dal nome del grande martellista statunitense, campione olimpico a Melbourne nel 1956, primo specialista a superare i 68 metri, poi i 70 e infine i 71. Harold, che tutti chiamavano Al, rimase famoso anche per la storia d'amore e il matrimonio con la cecoslovacca Olga Fikotova, discobola. In piena "Guerra fredda" un americano che sposa una cecoslovacca, roba da "Grand'Hotel" all'epoca! Un oggetto, il portachiavi, che Franco ha custodito, fra tanti altri cimeli e curiosità, a testimonianza di una fra le più interessanti e variegate carriere di un atleta "giramondo", curioso, intelligente, sempre pronto a salire su un aereo per andare in qualsiasi parte del globo. O su una Citroën 2 CV per sfidare montagne di neve a Capo Nord (Norvegia, attraversando tutta la Finlandia) nel mese di marzo del 1978, pieno inverno alla punta estrema d'Europa, partendo da Treviso dopo aver vinto il suo quinto titolo di corsa campestre. 
UNA FRASE  
ACQUISIZIONE Dono di Franco Fava alla "Collezione" in occasione di una riunione di campioni dell'atletica e amici a Gargnano e a Navazzo nel novembre 2015.
ANNOTAZIONI Nell'ambito del progetto "Sognando Olympia", nato in questo anno del Signore 2016, sulla riva bresciana del lago di Garda, che sta coinvolgendo molte e diverse realtà sportive locali, e anche non locali, è nata l'idea di pubblicare contributi scritti di atleti che hanno partecipato ai Giochi Olimpici, e alcuni hanno anche vinto medaglie, fino all'oro. Apriamo questa serie di scritti, di sicuro interesse, con il testo di Franco Fava. In questo caso, creiamo un "gemellaggio" fra questo sito e quello dell'Archivio Storico dell'Atletica Italiana Bruno Bonomelli. Entrando su questo indirizzo www.asaibrunobonomelli.it potrete leggere l'esperienza di Franco a München, la sua prima Olimpiade, la seconda fu quattro anni più tardi a Montréal. Buona lettura!

 

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