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Track and Field Athletics

 


SPORT Atletica leggera
AUTORE D.G.A.Lowe
EDITORE Sir Isaac Pitman & Sons, LTD., London - First published 1936, reprinted 1947. Questa che presento è appunto la ristampa postbellica e alla vigilia dei Giochi Olimpici di Londra.
CONTENUTO Le 140 pagine del libro sono divise in nove capitoli che, dopo una introduzione generale sull'atletica, danno elementi su ciascuno dei gruppi di specialità che compongono il nostro sport. A corredo, 28 belle fotografie. Testo in inglese.
UNA FRASE "I have written this little book in the hope of inspiring and helping yet more young men and women, boys and girls, to take part in and enjoy track and field athletics as a game", scrisse nella preface alla prima edizione, nel settembre 1935.
ACQUISIZIONE Acquisito da Len Lewis, specializzato in libri di atletica antichi o di seconda mano. Può essere contattato via e mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Ricco catalogo a richiesta, di tanto in tanto si trova anche sul sito www.asaibrunobonomelli.it
ANNOTAZIONI Scrive l'editore nel risgardo di copertina:"D.G.A.Lowe, Olympic Games 800 metres champion, 1924 and 1928, Hon. Secretary A.A.A. needs no introduction to athletes". Musica per le nostre orecchie, offese dalla ignoranza che impera oggi nel nostro sport, perfino nelle organizzazioni che dovrebbero essere la culla per la cultura. Douglas Lowe, due volte campione olimpico degli 800 metri dunque. Divide questo onore con lo statunitense Mal Whitfiel (1952 -56) e con il neozelandese Peter Snell (1960 - 64), in questa che è una delle più belle discipline del programma olimpico. Basta ricordarsi del volo magnifico di Alberto Juantorena a Montréal 1976, o dell'indimenticabile corsa di David Rudisha a Londra 2012, o degli ultimi 200 metri di Paul Ereng a Seoul 1988. Ma tutte le finali olimpiche sarebbero da ricordare.

Douglas Lowe nacque a Manchester nel 1902. Studente a Cambridge nel 1921, iniziò la carriera atletica nel 1922, quando partecipò per la prima volta ai Campionati nazionali (quinto sulle 880 yard). I migliori progressi vennero nel 1923, ma ancora alla vigilia dei Giochi Olimpici di Parigi non era certo lui il favorito, ma Hyle "Henry" Stallard, il quale, nonostante un infortunio ad un piede, condusse la finale fino ai 700 metri, quando fu superato da Lowe e dall'elvetico Paul Martin, che ingaggiarono una titanica lotta per la vittoria. Ottavo di quella finale un personaggio molto controverso, il norvegese Charles Hoff, che fu primatista del mondo di salto con l'asta. Hoff però è ricordato soprattutto in negativo, per aver aderito pienamente al nazismo e aver collaborato con i tedeschi durante l'occupazione della Norvegia. Lo svizzero Martin prese parte a cinque edizioni dei Giochi dal 1920 al 1936, cinque edizioni come il nostro Pietro Paolo Mennea.

Per il secondo successo olimpico nel 1928 lasciamo parlare il testo dell'Official British Olimpic Report:"To describe Lowe's victory as a wonderful effort is to employ mere words in an attempt to do justice to a performance which, from whatever angles one looks upon it, is unparalleled in the history of Olympic middle-distance running". Appunto, come dicevo, negli 800 metri si sono scritte alcune delle più belle pagine della storia olimpica.

Lowe corse due volte ancora dopo i Giochi e poi chiuse la carriera di atleta. Si occupò di sport come secretario onorario della Federazione Britannica ed ebbe una apprezzata attività legale. Morì nel 1981.

  

 

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