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Anuario Atlético de España - Año 1949

 


SPORT Atletica leggera
AUTORE Josè Corominas
EDITORE Publicación autorizada por la Federación Española de Atletismo - Gráficas Inicial - Calle Calvo Sotelo, 70 - Hospitalet - Barcelona (notare che all'epoca la Federación non era ...Real...il Real era stato tolto dalla sigla ufficiale e lo riacquisterá solo dopo il cambio politico a seguito della morte del dittatore Francisco Franco)
CONTENUTO In un libricino è contenuta una enciclopedia! Come si faceva una volta: piccoli libri che giornalisti, appassionati, atleti, dirigenti e giudici (forse...), si mettevano in tasca e avevano a portata di mano per seguire le gare. Oggi per far vedere che siamo più bravi si producono interminabili compilazioni che non servono a nessuno e libri che, data la mole, nessuno si sogna di portarsi appresso. Dunque, contenuto di questo Annuario spagnolo 1949. Si apre con quelli che chiameremmo gli Organi federali, poi i "Records" (scritto proprio tra virgolette) di Spagna, seguiti da quelli regionali, i risultati dei Campionati nazionali del 1948, quelli dei Campionati Universitari, dei Giochi del Fronte della Gioventù, dei Campionati Militari e altri ancora. Vengono poi i dieci migliori atleti spagnoli del 1948. Quindi, udite udite, "Biografias breves" (alla faccia di chi pensa di aver inventato le biografie...), ben dieci pagine! E poi inizia la parte internazionale, che comprende, tra l'altro, i migliori di 24 Paesi diversi. Alcune annotazioni a matita sono sicuramente di Bonomelli (che i libri li consultava con attenzione). Vengono poi le liste mondiali, e non solo uomini ma anche donne, e ben 100 biografie, che si aprono con il nome di Harold M. Abrahams, campione olimpico dei 100 metri nel 1924, definito "culto publicista" per la sua corposa opera di autore di libri storici e tecnici sull'atletica.
UNA FRASE "También tenemos otra aspiración, algo más ambiciosa: La de poner un poco de orden y claridad sobre la situación del atletismo en España, señalando exactamente el sitio que ocupamos en el concierto atlético mundial. No somos los últimos y mucho menos de los primeros. Ocupamos el lugar que en buena lógica debemos ocupar, teniendo en cuenta los escasos medios de que se dispone. Faltan praticantes, faltana pistas y campos adecuados para su práctica, falta material, falta contacto internacional y...falta verdadera afición en el público que se llama deportivo...Con todo, nos sentimos optimistas ante el futuro de nuestro deporte y confiados que no tardarán muchos años en ocupar el sitio preferente a que tiene derecho por ser el deporte básico". 
ACQUISIZIONE Donazione Rosetta e Bruno Bonomelli 
ANNOTAZIONI Josep (alla catalana) Corominas e Bruno Bonomelli erano amici da lungo tempo. Normalmente ai due si integrava Gerardo/Guerau García, mitico marciatore, lui pure catalano. La dedica, con una bella scrittura tipica di una volta, di questo piccolo, prezioso libricino dice:" Al sig. Bruno Bonomelli con mis mejores deseos - Corominas". Ho avuto modo di conoscere Corominas e García, venivano ai campionati sempre insieme, accreditati come giornalisti, Josep scrisse tantissimi anni per la "Vanguardia" di Barcellona, García teneva la rubrica di atletica a "El Mundo Deportivo". Ho un ricordo bellissimo di loro due ai Campionati Europei del 1978, a Praga. Nella tribuna stampa dello Stadio sulla collina di Strahov, erano seduti dietro di me. Il 2 settembre era in programma la "50" di marcia: sulla pista dello Stadio Rosicky entrò per primo Jorge/Jordi Llopart, pure figlio della terra catalana, che aveva distanziato di un paio di minuti il sovietico Venjamin Soldatenko, un mito di questa prova: terzo ad Atene '69, primo a Helsinki '71, quinto a Roma '74. L'oro di Llopart era la prima medaglia di qualsiasi metallo che si metteva al collo uno spagnolo. La prima cosa che fece il vincitore, accompagnato da José Marin, che aveva abbandonato la gara, fu di venire difronte alla tribuna stampa, all'altezza dei posti di Corominas e García, inchinarsi come omaggio e salutarli. Io mi girai per stringere loro la mano, stavano piangendo come due bambini! Rispettoso del momento di commozione, che contagiò un poco anche me, attesi che passasse l'onda di piena per congratularmi. A quel Campionato c'erano anche Bruno e Rosetta Bonomelli, con la loro Mercedes, che era diventata oggetto di attenzione della occhiuta polizia cecoslovacca, anche perchè Bruno non è mai stato molto rispettoso...delle regole!

Corominas, al tempo dell'Annuario che presentiamo, era vicepresidente del Colegio Nacional de Jueces y Cronometradores. García era componente, vocal in castellano, della Federación Catalana de Atletismo, "la más antiqua de las Federaciones regionales, constituída en 1915".

Per dire chi era Gerau García: nel minuscolo ma prezioso Annuario, a pagina 13, ci sono i primati nazionali al 1948. Il nostro piccolo, irriducibile catalano deteneva ancora quelli dei 3000 e 5000 metri, dell'ora e delle due ore. Come mi disse, bevendo una cerveza dopo una maratona di Barcellona (1988):"Avrei potuto partecipare a quattro Olimpiadi e invece...la prima volta mi dissero che ero troppo giovane e mi lasciarono a casa. Due edizioni furono cancellate a causa della guerra. Alla quarta mi dissero...che ero troppo vecchio!".

 

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