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In questa Sezione pubblico e commento le nuove acquisizioni della “Collezione”, siano esse libri o riviste, ma anche poster, quadri, magliette di atleti, scarpe, numeri di gara, medaglie, francobolli, ecc., materiale che già ora è presente nelle due sale di esposizione (circa 150 metri quadrati, forse qualcosa di più che di meno), situate nell’edificio in via Monsignor Giacomo Tavernini, 35, a Navazzo, località nel Comune di Gargnano, sul lago di Garda. La “Collezione” presenta due nuclei essenziali: i Giochi Olimpici e l’atletica, ma non rifiuta certo anche altri sport, in particolare alcuni che mi hanno sempre entusiasmato, come rugby, ciclismo, tennis, pallacanestro; non manca neppure il calcio. 

Una spiegazione è dovuta. Qualcuno mi ha fatto notare che, talvolta, parlo di libri che non sono novità. Certo. Il motivo è che presento e commento solo i libri che ho davvero letto. Questo vale per le opere, diciamo così “di lettura”. È ovvio che una pubblicazione statistica non la leggo cifra per cifra, ma anche in questi casi sfoglio, conosco i contenuti, cerco di fissarli nella memoria, e questo può sempre tornare utile, soprattutto in caso di ricerca saper dove trovare quello che serve fa risparmiare un sacco di tempo. 

Il prossimo passo determinante sarebbe quello di porre mano ad un catalogo dell’esistente. Me lo ripetono in tanti, come se non lo sapessi da solo, ma dire agli altri quello che dovrebbero fare, e farlo realmente, beh, ce ne corre. Chissà che prima o poi non riesca anche ad iniziarlo. Quanto a finirlo, quien sabe?, dovrebbe darmi un aiuto determinante il buon Dio. Ma non gli ho ancora chiesto se è d’accordo. 

Un ringraziamento che sgorga dal cuore: a tutti quelli che mi hanno dato e continuano a darmi pezzi per la “Collezione”. Quando l’occhio corre sulle pareti e sugli scaffali mi sovvengono nomi, facce, amicizie, affetti, taluni perduti. Sappiate che quello che avete dato a questo angolino della memoria non andrà invece perduto.

 

Annuario Atletica 2018, a cura della Federazione italiana di atletica leggera

Pubblicato 24 Giugno 2019

SPORT Atletica leggera
AUTORE a cura di Carlo Santi, con la collaborazione di giornalisti, compilatori statistici, consulenti, ecc ecc
EDITORE Federazione Italiana di Atletica Leggera, Roma - Finito di stampare nel mese di giugno 2018
CONTENUTO C'è tutto quello che ci deve essere in un Annuario sportivo. E anche di più; parti, quelle giornalistiche soprattutto, a mio giudizio, che potrebbero trovare spazio nella semidefunta rivista federale: mi riferisco agli articoli fatti scrivere ad una pletora di giornalisti, sembra una captatio benevolentiae. Altra cosa che non mi va: trovo poco maneggevole il formato, candidato ad essere relegato su uno scaffale di biblioteca, ma non a far parte del bagaglio dell'appassionato di atletica che frequenta meeting o campionati. I librettini di una volta che stavano in saccoccia, quelli servivano. Questa resta una pubblicazione sicuramente utile come documentazione "statica", da tavolino.
UNA FRASE  
ACQUISIZIONE ...qualche amico romano si è ricordato di me...
ANNOTAZIONI E grazie a questi (pochi) amici, posso continuare ad arricchire la serie di Annuari nazionali che fanno bella mostra nella mia "Collezione" che nel corso degli anni ho messo insieme: posso mettere a disposizione di chi ne avesse bisogno per fare ricerche sull'atletica italiana (ma ne esistono ancora?) la raccolta completa dell'italico Annuario dalla prima edizione del 1961. Accanto agli Annuari 1961 - 2018, sui due scaffali della mia biblioteca fanno bella mostra altre pubblicazioni compilatorie che rientrano nel novero degli Annuari "storici", come quello che 1923 (forse il primo in assoluto, ho detto forse) edito dalla F.I.S.A., Federazione italiana sport atletici. Ed altre ancora, di valore quasi unico, quelle del 1931 (curata da Bruno Zauli) e del 1950 (compilata da Pasquale Stassano), pur con i loro errori (come fece rilevare, inascoltato, Bruno Bonomelli). E, bene ordinate, le varie edizioni degli Annuari di BiBis, veri e propri capolavori di compilazione sportiva (1949 - 1956), allora latitante la organizzazione federale, che, finalmente, dopo i Giochi Olimpici di Roma '60, e a seguito dei molti veementi attacchi del pugnace storico di Rovato nelle Assemblee nazionali, decise la pubblicazione dell'Annuario. E finora, pur tra ritardi e recuperi, ha tenuto fede all'impegno. Diamogliene atto.

Athlérama 2018 - Bilan de l'athlétisme français

Pubblicato 22 Giugno 2019

SPORT Atletica leggera
AUTORE Responsabile della pubblicazione di questo annuario è Patricia Doilin, "assistée de tous le intervenants Athlérama", una lista di dieci fra i migliori compilatori di liste, primati biografie, ognuno responsabile della compilazione di singole sezioni, alcuni miei amici personali: José Guilloto, Gilbert Rosillo, Gérard Dupuy, Rémi Bellevègue, Patrice Bertignon, Yves Seigneuric, Alain Bouillé, Luc Vollard, Jean-Claude Deremy
EDITORE Fédération Française d'Athlétisme (FFA) http://www.athle.fr
CONTENUTO Cet ouvrage relate les résultats de la saison athlétique 2018, piste couverte, plein air, hors stade, du 1er janvier au 31 décembre 2018. Chiaro e inequivocabile: un anno comincia il primo gennaio e termina il 31 dicembre. Nelle 832 pagine c'é davvero di tutto per chi vuol saperne di più sulla attualità e sulla storia del movimento atletico transalpino. E va davvero dato merito alla Federazione di perseverare nel produrre questa pubblicazione, alla faccia di quelle altre che, prendendo a pretesto falsi problemi di portafoglio, cancellano annuari, riviste, libri. Come sta scritto nelle sobrie righe del presidente della FFA, André Giraud, questa é la 57sima edizione di questo annuario.

Nella sezione "Les coups de rétro" un interessante articolo (11 apgine) sull'atletica francese di tempi andati, la prima parte dedicata all'anno 1918, la seconda al 1968, uno anno di guerra, l'altro di Giochi Olimpici. Firma la ricostruzione storica l'amico Luc Vollard.

La copertina é dedicata a Kévin Mayer, che l'anno scorso a Talence, tutt'uno con Bordeaux, ha stabilito il primato del mondo di decathlon. Da parte mia, non posso cancellare il ricordo di questo smilzo (allora) ragazzetto con una testa di capelli biondocrespi che vinse, a Bressanone, l'octahlon ai Campionati mondiali degli atleti con meno di 18 anni, cadets li chiamano in Francia, allievi da noi. E non solo lo vidi in quel Campionato, ma negli anni seguenti fui testimone di una crescita costante, sicura, fino ad un risultato eccezionale. Nel 2017 ha vinto i Campionati del mondo a Berlino, nel 2018 quelli al coperto a Birmingham. Oltre a tanto altro.

UNA FRASE  
ACQUISIZIONE Omaggio della Fédération Française d'Athlétisme (FFA), con un "merci" speciale a Patricia Doilin. 
ANNOTAZIONI
Con questa salgono a trentuno le annate di "Athlérama" (non sempre l'annuario statistico ha avuto questo titolo) presenti nella mia "Collezione". La prima che sta sullo scaffale targato Francia è datata 1977. Cui devo aggiungere due "chicche", peccato di immodestia. Il primo è l' "Almanach du Miroir des Sport", famoso giornale sportivo, edizione 1933, con i risultati del 1932, di tutti gli sport non solo atletica. L'articolo sull'atletica è firmato da Géo André, straordinario personaggio, atleta con quattro partecipazioni olimpiche, l'uomo che pronunciò il primo giuramento olimpico a nome degli atleti nel 1924, commentatore sportivo sui principali giornali francesi, combattente per la libertà fino alla morte nel 1943. Belle foto di Jules Ladouméque, Séra Martin, Robert Paul, il discobolo Winter. Stesso giornale, stesso "Almanach" per l'anno 1945, relativo alla saison 1944. Li ho acquistati tanti anni fa da bouquinistes, venditori di libri usati e antichi come li chiamano i Galli Cenomani; il secondo sicuramente a Dijon, costo, di allora, 50 Franchi; quello del 1933 non mi ricordo. Di passaggio: i Galli Cenomani, guidati da re Elitovio, sono stati i primi (pare), una volta valicate le Alpi, che si insediarono sul territorio che poi è divenuto Brescia.

 

100 anni di calcio granata 1919 - 2019

Pubblicato 18 Giugno 2019

SPORT Calcio 
AUTORE Ferruccio Mor
EDITORE Numero Unico dell'U.S.O. Gambara - Stampa Tipografica Gambara - Maggio 2019 
CONTENUTO Granata, proprio lo stesso colore del Grande Torino, di cui si è ricordata recentemente, a settant'anni, la tragedia dell'aereo schiantatosi a Superga (4 maggio 1949). Del colore «granata» si parla nella prima cronaca giornalistica (dicembre 1927), partita Gambara - U.S. Asolana 6 a 0:"Fin dalle prime battute appare evidente la superiorità dei granata gambaresi che svolgono un gioco brillante per la chiarezza e la rapidità delle azioni". Il libro è una miniera di foto, nelle quali - credo - il 99 per cento degli attuali abitanti gambaresi riconoscerà il padre, un nonno, uno o più zii, compagni di classe, compagni di giochi. Una testimonianza locale che va ad aggiungersi a...Lascio la parola al dott. Alberto Zanetti Lorenzetti che dell'autore, Ferruccio Mor, mi ha dato questa breve biografia:

«Insegnante delle scuole elementari in pensione. E' stato contagiato nella passione della ricerca storica, sociale e dialettale di Gambara dal collega Attilio Piccardi (al quale l'Archivio Storico Gambarese è dedicato). Dal 1978 ad oggi è stato il compilatore del Lünare Gambarésil calendario dedicato agli usi e costumi locali, successivamente - secondo don Fappani - imitato ma mai superato da molti. Da sempre è un punto di riferimento indispensabile per chiunque voglia approfondire la storia di Gambara. Per moltissimi anni è stato il corrispondente delle partite della squadra di calcio gambarese per il Giornale di Brescia, firmandosi Leo Co. È socio fondatore e consigliere dell'Archivio Storico Gambarese». Ed è qui che volevo arrivare: a Gambara si respira aria di studi storici. E anche parlare di sport, di calcio in questo caso, è fare storia, storia di una comunità, di una civiltà della Bassa Bresciana.

UNA FRASE  
ACQUISIZIONE Ricevuto in omaggio durante la serata conviviale seguita alla assemblea annuale dell'Archivio Storico Gambarese, nei locali dell'Asilo Ettore Mettica, a Corvione di Gambara. Copia con dedica dell'autore.
ANNOTAZIONI Una, personalissima. Solamente grazie a questo libro e alle righe del mio amico Alberto Zanetti Lorenzetti ho scoperto, oltre quaranta anni dopo, che tal Leo Co altri non era che il maestro Ferruccio Mor. Si lega alla mia professione giornalistica al «Giornale di Brescia» fra il 1974 (come collaboratore) e il 1989, dal '77 come redattore. La domenica sera, per quindici anni, avrò "passato" e titolato (e magari tagliato qualche riga per farle entrare in pagina) decine e decine di piccole cronache calcistiche firmate Leo Co. Forse, maestro, dovremmo festeggiare insieme un ricordo che ci ha uniti inconsapevolmente.

Asociación Española de Estadísticos de Atletismo: Boletín numero 103, aprile 2019

Pubblicato 16 Giugno 2019

SPORT Atletica leggera 
AUTORE vari, in questo numero: José Guilloto, Antonio Cordero, José Luís Hernández, Ignacio Mansilla, Miguel Villaseñor, José María García, Crisanto Martín 
EDITORE Asociación Española de Estadísticos de Atletismo 
CONTENUTO Altro bollettino «pesante», corposo, un ladrillo, un mattone, direbbero i cittadini di lingua spagnola: 634 pagine. Prevalentemente di compilazioni numeriche infinite: i tremila migliori risultati dei 3000 metri siepi (compilati da Antonio Cordero che fu per parecchi anni mio collaboratore per la compilazione delle liste mondiali che erano parte del mio lavoro alla I.A.A.F.); l'Annuario spagnolo 2017 - 2018; la cronologia dei primati e le migliori prestazioni sempre spagnoli, egli atleti U20, vale a dire quelli che sempre abbiamo conosciuto come juniores. Per i miei gusti attuali, i due lavori che maggiormente mi hanno interessato sono la revisione dell'Annuario spagnolo 1951 e le liste nazionali cubane di tutti i tempi.

La copertina e una paginetta interna sono dedicate alla memoria di José Luís Torres, un longevo lanciatore di peso e di disco, molte volte campione e primatista nazionale. Conclusa la carriera di atleta, fu allenatore e insegnante. Torres fu il primo atleta spagnolo a partecipare in un Campionato europeo: fu nel 1950, a Bruxelles, dove, il 24 agosto, non superò la qualificazione, 38.92. Aveva la bella età di 97 anni.

UNA FRASE  
ACQUISIZIONE In quanto socio della AEEA in regola con il pagamento della quota annuale di adesione alla Asociación.
ANNOTAZIONI Nella mia «Collezione/ Biblioteca dell'atletica» ci sono tutti i 103 numeri dei bollettini pubblicati dagli statistici spagnoli.

 

 

60 Anni Atletica Bergamo 1959

Pubblicato 11 Maggio 2019

SPORT Atletica leggera
AUTORE Paolo Marabini 
EDITORE autore e società Atletica Bergamo 59
CONTENUTO In occasione dei sessant'anni di vita della società, Paolo Marabini, giornalista e cultore di storia e statistica dell'atletica leggera e non solo, ha compilato questo Dizionario di (quasi) tutti coloro che, a vario titolo, hanno fatto parte del club: atleti, dirigenti, allenatori, benefattori. E fra questi sicuramente parecchi della famiglia Marabini, numerosa e sportiva, atletica e ciclismo, il padre di Paolo, Nerio, fu un punto di riferimento del pedale bergamasco fino alla fine dei suoi giorni. Lo stesso Paolo ha praticato mezzofondo, seppure non per lungo tempo. E tempo - lo dice lui stesso nella prefazione del dizionario - gliene è stato concesso pochino per compilarlo. È un vizietto antico dei dirigenti sportivi...si svegliano sempre all'ultimo! Che una società, un giorno o l'altro, festeggerà i 10, 20, 50, 60 anni di esistenza, lo si sa con largo anticipo, che dite? Ma no, si arriva sempre qualche mese prima, e allora: sarebbe bello fare, perchè non facciamo,...e via salmodiando. Tanto poi loro se la cavano con quale tronfia presentazione. Agli altri il lavoro vero. Per fortuna, che i Paolo Marabini fanno parte di un genere animale che, seppure in via di estinzione, produce ancora qualche esemplare. Originale la formula che è stata usata: elenco alfabetico, stringato per la maggioranza degli elencati. Albi d'oro essenziali forniscono una fotografia dell'attività di sei decenni,
UNA FRASE  
ACQUISIZIONE dono dell'autore 
ANNOTAZIONI Nella mia «Collezione» sono presenti altri volumi riguardanti atletica e sport bergamasco, in particolare i volumi di Aurelio Locati, che Paolo indica come uno dei suoi maestri per la ricerca sportiva.

 

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