In questa Sezione pubblico e commento le nuove acquisizioni della “Collezione”, siano esse libri o riviste, ma anche poster, quadri, magliette di atleti, scarpe, numeri di gara, medaglie, francobolli, ecc., materiale che già ora è presente nelle due sale di esposizione (circa 150 metri quadrati, forse qualcosa di più che di meno), situate nell’edificio in via Monsignor Giacomo Tavernini, 35, a Navazzo, località nel Comune di Gargnano, sul lago di Garda. La “Collezione” presenta due nuclei essenziali: i Giochi Olimpici e l’atletica, ma non rifiuta certo anche altri sport, in particolare alcuni che mi hanno sempre entusiasmato, come rugby, ciclismo, tennis, pallacanestro; non manca neppure il calcio.
Una spiegazione è dovuta. Qualcuno mi ha fatto notare che, talvolta, parlo di libri che non sono novità. Certo. Il motivo è che presento e commento solo i libri che ho davvero letto. Questo vale per le opere, diciamo così “di lettura”. È ovvio che una pubblicazione statistica non la leggo cifra per cifra, ma anche in questi casi sfoglio, conosco i contenuti, cerco di fissarli nella memoria, e questo può sempre tornare utile, soprattutto in caso di ricerca saper dove trovare quello che serve fa risparmiare un sacco di tempo.
Il prossimo passo determinante sarebbe quello di porre mano ad un catalogo dell’esistente. Me lo ripetono in tanti, come se non lo sapessi da solo, ma dire agli altri quello che dovrebbero fare, e farlo realmente, beh, ce ne corre. Chissà che prima o poi non riesca anche ad iniziarlo. Quanto a finirlo, quien sabe?, dovrebbe darmi un aiuto determinante il buon Dio. Ma non gli ho ancora chiesto se è d’accordo.
Un ringraziamento che sgorga dal cuore: a tutti quelli che mi hanno dato e continuano a darmi pezzi per la “Collezione”. Quando l’occhio corre sulle pareti e sugli scaffali mi sovvengono nomi, facce, amicizie, affetti, taluni perduti. Sappiate che quello che avete dato a questo angolino della memoria non andrà invece perduto.
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Israeli Athletics Annual 2013/14
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SPORT | Atletica leggera |
| AUTORE | Compiled by David Eiger & Arik Cooks | |
| EDITORE | Israeli Athletic Association | |
| CONTENUTO | Annuario che mette la lente sulla stagione 2013. Contiene i classici elementi sui cui si articolano queste pubblicazioni annuali: i primati nazionali, uomini e donne, all'aperto, al coperto, quelli cosiddetti all-comers - fatti da un atleta di qualunque nazione sul suolo israeliano -, i risultati dei campionati nazionali (edizione numero 76), un certo numero di biografie dei migliori atleti israeliani (da cui si deduce che la metà è composta da emigrati dall'Etiopia e un'altra bella percentuale da emigrati dalla Russia e dall'Ukraina, un paio degli Stati Uniti), e poi le liste dell'anno e di ogni tempo. La copertina è dedicata a Maayan nata Furman sposata Shahaf, che detiene il primato nazionale di salto in alto (1.92), in comproprietà con Danielle Frenkel. | |
| UNA FRASE | ||
| ACQUISIZIONE | Omaggio di David Eiger e Antonio Santori | |
| ANNOTAZIONI | In "Collezione" esistono 19 annate di questo Annuario a partire dal 1988. |
Cartolina e annullo postale per il decennale della vittoria olimpica di Stefano Baldini - Athína 2004
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SPORT | Atletica leggera |
| AUTORE | ||
| EDITORE | ||
| CONTENUTO | Cartolina autografata su una foto scattata dal fotoreporter Giancarlo Colombo e annullo postale su iniziativa dell'Unione Italiana Collezionisti Olimpici e Sportivi, in collaborazione con il Circolo Filatelico "A.Tassoni" di Modena. Cartolina ufficiale numero 87, con tiratura 500 esemplari. | |
| UNA FRASE | ||
| ACQUISIZIONE | Regalo di Gianni Galeotti | |
| ANNOTAZIONI | Omaggio a Stefano Baldini, medaglia d'oro nella maratona alle Olimpiadi di Atene 2004, in occasione della Esposizione U.I.C.O.S. a Modena, 27 settembre - 5 ottobre 2004. |
The 1912 Stockholm Olympics - Essays on the Competitions, the People, the City
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SPORT | Giochi Olimpici |
| AUTORE | Edited by Leif Yttergren and Hans Bolling, contributors Per Andersson, Ingemar Ekholm, Mats Hellspong, Hans Kjellberg, Jan Lindroth, Ansgar Molzberger, Nordlund Edvinsson, Patrik Steorn | |
| EDITORE | McFarland & Company, Inc., Publishers - Jefferson, North Carolina, and London - Edito nel 2012 - www.mcfarlandpub.com | |
| CONTENUTO | A parte la prefazione e una introduzione scritta dai due editori Yttergren e Bolling, stiamo parlando di un libro che si compone di undici saggi storici. Diciamolo chiaro: non si tratta del solito libretto di rifritture che escono in occasione degli anni olimpici, quando la produzione di instant books tirati via in poche settimane di "copia e incolla" si moltiplica come i funghi in buona stagione. Questo è un libro serio, un mosaico di saggi...di gente che ha studiato: vi si parla di organizzazione, di partecipazione degli atleti svedesi in una lettura sociale, del ruolo delle donne svedesi nell'occasione olimpica, di arte (perchè no?), di spettatori e di patriottismo, di dibattito sui giornali nazionali, di Olimpiade "fuori" dello stadio. Una lettura imprescindibile per chi vuol davvero conoscere la storia olimpica, in questo caso relativa alla edizione 1912. Una lettura straordinaria, in lingua inglese. | |
| UNA FRASE | "One aim of this book is to deepen the understanding of the 1912 Stockholm Olympics by studying them from a range of perspectives and with authors from different scientific disciplines. The focus is not on purely sporting matters, on the sporting achievements: they have been well described during the century that has passed since Stockholm was the host...Another aim of this volume is to shed light on the significance of the event for sport in Stockholm, Sweden, and the future of the Olympic movement, as well as on its effects on the society hosting the Games....The history of 1912 Olympic Games in Stockholm is more that an antiquarian account of a past event". | |
| ACQUISIZIONE | Acquisto Euro 41,86 attraverso www.amazon.fr | |
| ANNOTAZIONI | Il 28 maggio 1909 fu un giorno speciale nella storia di Stoccolma e della Svezia: fu quel giorno, a Berlino, che la città fu prescelta dal C.I.O. per ospitare i Giochi Olimpici del 1912. Va detto che era rimasta l'unica candidatura, dopo che Berlino aveva rinunciato per gli eccessivi costi di costruzione di un nuovo stadio. Come sempre dietro al successo di una candidatura c'è una figura determinante: in questo caso l'uomo fu Viktor Balck, il padre dello sport svedese. Per chi ama i Giochi Olimpici e la loro storia, questo libro va assolutamente letto, è una full immersion di cultura storica generale.
Motivo di soddisfazione è poter dire che in "Collezione" ho copia del Rapporto Ufficiale originale. Trattenendo a stento l'emozione, lo vidi su un rustico scaffale di un angusto spazio di un robivecchi alla Feira da Ladra, a Lisbona, più o meno 25 anni fa. Questa Feira, che si tiene il sabato nel Campo di Santa Clara, ha una storia antichissima, risalente al XII Secolo. Entrai in possesso del Rapporto Ufficiale di Stoccolma 1912 (in lingua inglese, e non in svedese, per fortuna) per una somma davvero irrisoria. |
Biancorossi...azzurri - 65 anni di atleti del CUS Genova in Nazionale
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SPORT | Multisport |
| AUTORE | Roberto Benvenuti | |
| EDITORE | CUS Genova - Stampatore effebiemme srl - Genova - Finito di stampare nel mese di agosto 2013, dati raccolti al 31 dicembre 2012 | |
| CONTENUTO | Libro fotografico che raccoglie materiale d'archivio: i tanti giovani che, dal 1947 in poi, hanno vestito la maglia del CUS Genova ma anche quella azzurra delle squadre nazionali dei vari sport. Lo segnalo perchè entra a far parte della mia "Collezione" ed è il frutto del lavoro di una persona che mi è stata molta cara: Roberto Benvenuti, un gentleman dello sport. Ligure di Imperia, per parecchi anni Segretario Generale del CUS Genova, vasta cultura sportiva, modesto, affabile. Ho lavorato con lui, insieme a Sandro Giovannelli, per molti mesi alla preparazione dei Campionati Europei di atletica in pista coperta che, nel 1992, si tennero a Genova, al Palazzo dello sport adagiato in riva al mare che fu la culla dei Campionati italiani indoor. Mi occupavo della stampa, nel senso di giornalisti, e della stampa, nel senso di pubblicazioni. Roberto, che operava in sede a Genova, era un punto di riferimento solido, affidabile. Sandro emigrò alla I.A.A.F. (l'anno dopo) e più tardi lo raggiunsi anche io. Ci fu un momento che il nome di Roberto ritornò nei nostri discorsi e nelle nostre speranze: che ci raggiungesse nel Dipartimento Competizioni della Federazione internazionale, nel Principato monegasco che affonda le sue radici storiche nella città di Genova. Sandro lo propose in sostituzione di un collega che aveva lasciato l'incarico, ma incontrò l'opposizione di chi "stava sopra", "non parla bene inglese", il solito banale refrain. Che sapesse di atletica poco contava, meglio qualche sgallettata segretaria.
Roberto ci ha preceduti nel 2013, aggredito da un tumore. Ha lavorato fino all'ultimo. Ancora nel mese di settembre 2013, in occasione del "Mennea Day", volle andare all'aeroporto "Cristoforo Colombo" ad accogliere il suo amico Sandro Giovannelli, ospite a Genova in quella occasione. |
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| UNA FRASE | "Ringrazio il mio ostinato senso di conservazione di tutto il materiale che racconta in qualche modo quello che è stato il CUS (...) Ed è servito a far cadere automaticamente l'accusa, rivoltami da molti, di essere un conservatore di cose inutili, anzi utili soltanto a raccogliere polvere (...). La "chiusa" della prefazione è un testamento:"mi piace l'idea di lasciare a tutti questa piccola eredità ordinata e documentata". Poco tempo dopo ha chiuso gli occhi. La terra ti sia lieve, Roberto. | |
| ACQUISIZIONE | omaggio di Edoardo Giorello | |
| ANNOTAZIONI | In queste ultime settimane mi sono occupato di salto in alto con lo stile ventrale. Mi ha fatto un certo effetto vedere in copertina una foto del genovese Walter Zamparelli, che primatista italiano fu con 2.03 (1962). Anche Zamparelli, atleta del CUS, se ne è andato nel 2005. |
Annuario Atletica 2013
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SPORT | Atletica leggera |
| AUTORE | Vari compilatori e coordinatori | |
| EDITORE | Federazione Italiana di Atletica Leggera (F.I.D.A.L.) | |
| CONTENUTO | Basta la parola, come diceva una conosciutissima pubblicità dell' Era Carosello. L'Annuario, per gli appassionati di atletica italiana, è questo: quello pubblicato dalla F.I.D.A.L. Nella sua lunga storia - iniziata nel 1961 con la edizione relativa all'anno olimpico 1960 - la compilazione è passata attraverso molte mani, molti ritardi le cui colpe sono state distribuite a destra e a manca con generosià, talvolta è perfino uscito con puntualità, compatibilmente con la atavica negligenza di certe parti della Federazione, interne ed esterne, e mai risolte. Ma ha resistito a tutto e a tutti. Per alcuni anni la sua sorte fu nelle mani della famosa Edizioni Panini di Modena, una garanzia. Per averlo vissuto in diretta, posso testimoniare dell'impegno di Gianni Galeotti, consigliere federale in quegli anni, che trovò un editore che letteralmente regalò alla F.I.D.A.L. l'Annuario (7mila copie) e altre 5mila ne avrebbe distribuite nelle edicole e nelle librerie. Ebbene, ci credereste? Un altro consigliere federale bloccò l'operazione e le pellicole per la stampa rimasero 16 mesi - capito bene? sedici mesi - nell'ufficio del Capo Ufficio Stampa (all'epoca lo scrivente). Non vi dico la motivazione del blocco altrimenti morireste dalle risate. Vabbuò, un po' di merito 'sta Federazione ce l'ha, almeno fa sopravvivere (fino a quando?) l'Annuario, che per il nostro, e non solo il nostro, sport è... un atto notarile di primaria importanza. | |
| UNA FRASE | ||
| ACQUISIZIONE | Donazione di Marco Martini | |
| ANNOTAZIONI | 1961 - 2013, ci sono tutti, con i loro formati diversi, alcuni bislacchi (una follia che non ha nessuna scusante, che bisogno ci fu e c'è di cambiare formato? Mah...), spessori diversi, mentre certi errori di contenuto si sono trascinati per anni, di edizione in edizione. Dicevo in "Collezione" ci sono tutti, belli allineati, intercalati anche da Annuari compilati da privati, esperienze che non hanno mai avuto seguito. E preceduti da edizioni "da antiquariato", come quella del 1923 edita dalla Federazione Italiana Sport Atletici (F.I.S.A.), una rarità. |
Cartastorie